Lo studio vuole mettere in luce le caratteristiche di applicabilità nelle imprese di pesca del codice FAO del 1995 e del conseguente recepimento europeo delle buone pratiche per una pesca sostenibile e responsabile. Inoltre, rispetto alle relazioni di mercato, è interessante valutare se e in che modo il mercato del pesce dal locale, al nazionale, all’estero, sia disposto a interagire con le norme di condotta per la pesca responsabile offrendo privilegi commerciali alle aziende che le mettano in atto, oppure se queste non rappresentino un onere aggiuntivo e possano essere di ostacolo all’affermazione dell’azienda sul mercato. Nello specifico si tenterà di far emergere quale applicabilità ha il Codice per l’Italia che vi ha aderito, essendo uno dei 170 paesi firmatari della FAO, nonché dell’Unione Europea, e quali dettami del codice influiscono sulla quotidianità dell’attività di pesca per le singole realtà aziendali. Si è definita, come strumento di indagine, una matrice di derivazione SWOT in grado di rilevare i principali elementi di forza e di debolezza (vantaggio/svantaggio) che possono caratterizzare l’impresa di pesca a seguito dell’applicazione delle indicazioni cogenti e volontarie dedotte dalla normativa di riferimento regionale, nazionale ed internazionale, facenti capo al citato Codice di pesca responsabile della FAO e del relativo Codice europeo di Buone Pratiche per una Pesca Sostenibile e Responsabile (anno 2003). In particolare, sono state indagate le marinerie della costa romagnola, individuando le imprese di pesca che adottano il sistema “a strascico” e le peculiarità dello sbarco del prodotto e dei principali mercati di riferimento. L’analisi del codice di condotta della FAO è da considerarsi un punto di partenza privilegiato per l’inquadramento dei principi applicabili nel panorama internazionale. Tuttavia, per comprenderne l’applicabilità a livello locale si sono compiute visite sul campo, per rilevare come operano alcune realtà ritenute significative per l’area di mare selezionato. Questa fase operativa non ha potuto prescindere da una conoscenza delle indicazioni delle amministrazioni locali che a loro volta rispondono a direzioni dello Stato e dell’Unione europea. In sostanza si è cercato di evidenziare il rapporto tra la normativa cogente presente a livello locale (nazionale regionale) e quella volontaria offerta su scala internazionale (Codici FAO e UE) cercando di individuare eventuali percorsi convergenti.

A. Castellini, L. Devenuto, A. Ragazzoni (2007). PESCA RESPONSABILE E SOSTENIBILE IN ADRIATICO. Applicazione del Codice FAO nelle marinerie dell'Emilia-Romagna.. MILANO : FrancoAngeli.

PESCA RESPONSABILE E SOSTENIBILE IN ADRIATICO. Applicazione del Codice FAO nelle marinerie dell'Emilia-Romagna.

CASTELLINI, ALESSANDRA;DEVENUTO, LUCIA;RAGAZZONI, ALESSANDRO
2007

Abstract

Lo studio vuole mettere in luce le caratteristiche di applicabilità nelle imprese di pesca del codice FAO del 1995 e del conseguente recepimento europeo delle buone pratiche per una pesca sostenibile e responsabile. Inoltre, rispetto alle relazioni di mercato, è interessante valutare se e in che modo il mercato del pesce dal locale, al nazionale, all’estero, sia disposto a interagire con le norme di condotta per la pesca responsabile offrendo privilegi commerciali alle aziende che le mettano in atto, oppure se queste non rappresentino un onere aggiuntivo e possano essere di ostacolo all’affermazione dell’azienda sul mercato. Nello specifico si tenterà di far emergere quale applicabilità ha il Codice per l’Italia che vi ha aderito, essendo uno dei 170 paesi firmatari della FAO, nonché dell’Unione Europea, e quali dettami del codice influiscono sulla quotidianità dell’attività di pesca per le singole realtà aziendali. Si è definita, come strumento di indagine, una matrice di derivazione SWOT in grado di rilevare i principali elementi di forza e di debolezza (vantaggio/svantaggio) che possono caratterizzare l’impresa di pesca a seguito dell’applicazione delle indicazioni cogenti e volontarie dedotte dalla normativa di riferimento regionale, nazionale ed internazionale, facenti capo al citato Codice di pesca responsabile della FAO e del relativo Codice europeo di Buone Pratiche per una Pesca Sostenibile e Responsabile (anno 2003). In particolare, sono state indagate le marinerie della costa romagnola, individuando le imprese di pesca che adottano il sistema “a strascico” e le peculiarità dello sbarco del prodotto e dei principali mercati di riferimento. L’analisi del codice di condotta della FAO è da considerarsi un punto di partenza privilegiato per l’inquadramento dei principi applicabili nel panorama internazionale. Tuttavia, per comprenderne l’applicabilità a livello locale si sono compiute visite sul campo, per rilevare come operano alcune realtà ritenute significative per l’area di mare selezionato. Questa fase operativa non ha potuto prescindere da una conoscenza delle indicazioni delle amministrazioni locali che a loro volta rispondono a direzioni dello Stato e dell’Unione europea. In sostanza si è cercato di evidenziare il rapporto tra la normativa cogente presente a livello locale (nazionale regionale) e quella volontaria offerta su scala internazionale (Codici FAO e UE) cercando di individuare eventuali percorsi convergenti.
2007
160
9788846488664
A. Castellini, L. Devenuto, A. Ragazzoni (2007). PESCA RESPONSABILE E SOSTENIBILE IN ADRIATICO. Applicazione del Codice FAO nelle marinerie dell'Emilia-Romagna.. MILANO : FrancoAngeli.
A. Castellini; L. Devenuto; A. Ragazzoni
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