Ravenna dimostra attraverso le sue architetture- riferibili principalmente all’età placidiana, teodericiana e giustinianea- il suo ruolo di città cosmopolita, capace di assimilare eterogenee influenze, provenienti in parte dal Vicino Oriente (Costantinopoli in particolare), in parte dall’area occidentale e di esprimerle poi in base ad un programma ideologico-politico ben preciso. Punto di incontro e di scambio di popoli e di culture diverse, essa diviene un esempio mirabile di sincretismo e di creatività artistica.
Ravenna fra Roma e Costantinopoli: l'architettura del V e VI secolo alla luce dell'ideologia politico-religiosa del tempo / C. Rizzardi. - STAMPA. - 1:(2006), pp. 671-680. (Intervento presentato al convegno Congressus Internationalis XIV Archaeologiae Christianae tenutosi a Vienna nel 19-26 settembre 1999).
Ravenna fra Roma e Costantinopoli: l'architettura del V e VI secolo alla luce dell'ideologia politico-religiosa del tempo
RIZZARDI, CLEMENTINA
2006
Abstract
Ravenna dimostra attraverso le sue architetture- riferibili principalmente all’età placidiana, teodericiana e giustinianea- il suo ruolo di città cosmopolita, capace di assimilare eterogenee influenze, provenienti in parte dal Vicino Oriente (Costantinopoli in particolare), in parte dall’area occidentale e di esprimerle poi in base ad un programma ideologico-politico ben preciso. Punto di incontro e di scambio di popoli e di culture diverse, essa diviene un esempio mirabile di sincretismo e di creatività artistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.