Non è facile creare una siepe sempreverde, alta e folta in breve tempo, adatta alle zone ventose, soleggiate ed anche aride. Chi ha di queste esigenze e non vuole rinunciare alla bellezza del fogliame ed alle fioriture, può ricorrere al Camedrio femmina, meglio noto come Teucrium fruticans (famiglia delle Lamiaceae), pianta dotata di un’abbondante ramificazione capace di raggiungere velocemente 80-120 cm di altezza. Negli ultimi anni viene sempre più utilizzata anche negli arredi urbani per la peculiarità di potere essere potata secondo i canoni tipici dell’arte topiaria e capita di vederne degli esemplari a dimora nelle località di mare, ad esempio nella Riviera Romagnola, disposti in modo tale da creare delle fitte siepi che, con degli appropriati sfondi verde scuro, creano un effetto decorativo impareggiabile. Di che pianta si tratta? Il nome ricorda Teucro, primo re di Troia, che, secondo la leggenda, diffuse presso il suo popolo la conoscenza delle virtù medicinali di alcune piante del genere Teucrium. Il fogliame aromatico è costituito da foglie ovato-lanceolate, bianco-argentee nella pagina inferiore per il fine tomento, verde-cupo e lucide in quella superiore; dai fiori, di colore azzurro pallido venati di scuro, fuoriescono i lunghi stami ricurvi ed arcuati verso il labbro inferiore della corolla. E’ una robusta pianta indigena delle zone litoranee capace di fiorire ininterrottamente dal pieno inverno fino a primavera. Inoltre, recenti studi eseguiti in Italia hanno verificato l’attività di difesa (antifeedant) nei confronti delle larve del fitofago Spodoptera littoralis, dovuta alla presenza di derivati del fruticolone. Il vero pericolo è un virus La coltivazione in vaso di questo arbusto è al momento concentrata in Liguria e Toscana ove, purtroppo, si registrano problemi di tipo sanitario legati alla presenza di un virus trasmesso da afidi. Si tratta di AMV, virus del mosaico dell’erba medica, molto comune ad esempio sui viburni, e responsabile di una malattia indicata con il nome di “mosaico giallo”. In realtà, si tratta di una maculatura di un bel colore giallo-oro brillante che, in certi esemplari, non è neanche così sgradevole esteticamente. Ma non lasciamoci ingannare dall’apparenza: si tratta pur sempre di una malattia virale, per cui è consigliabile non acquistare esemplari di T. fruticans dalle foglie macchiate di oro per evitare spiacevole sorprese alle altre piante ornamentali del nostro giardino con cui la siepe dovrà coabitare.

Sciegliamo una siepe di camedrio...ma con attenzione

BELLARDI, MARIA GRAZIA
2015

Abstract

Non è facile creare una siepe sempreverde, alta e folta in breve tempo, adatta alle zone ventose, soleggiate ed anche aride. Chi ha di queste esigenze e non vuole rinunciare alla bellezza del fogliame ed alle fioriture, può ricorrere al Camedrio femmina, meglio noto come Teucrium fruticans (famiglia delle Lamiaceae), pianta dotata di un’abbondante ramificazione capace di raggiungere velocemente 80-120 cm di altezza. Negli ultimi anni viene sempre più utilizzata anche negli arredi urbani per la peculiarità di potere essere potata secondo i canoni tipici dell’arte topiaria e capita di vederne degli esemplari a dimora nelle località di mare, ad esempio nella Riviera Romagnola, disposti in modo tale da creare delle fitte siepi che, con degli appropriati sfondi verde scuro, creano un effetto decorativo impareggiabile. Di che pianta si tratta? Il nome ricorda Teucro, primo re di Troia, che, secondo la leggenda, diffuse presso il suo popolo la conoscenza delle virtù medicinali di alcune piante del genere Teucrium. Il fogliame aromatico è costituito da foglie ovato-lanceolate, bianco-argentee nella pagina inferiore per il fine tomento, verde-cupo e lucide in quella superiore; dai fiori, di colore azzurro pallido venati di scuro, fuoriescono i lunghi stami ricurvi ed arcuati verso il labbro inferiore della corolla. E’ una robusta pianta indigena delle zone litoranee capace di fiorire ininterrottamente dal pieno inverno fino a primavera. Inoltre, recenti studi eseguiti in Italia hanno verificato l’attività di difesa (antifeedant) nei confronti delle larve del fitofago Spodoptera littoralis, dovuta alla presenza di derivati del fruticolone. Il vero pericolo è un virus La coltivazione in vaso di questo arbusto è al momento concentrata in Liguria e Toscana ove, purtroppo, si registrano problemi di tipo sanitario legati alla presenza di un virus trasmesso da afidi. Si tratta di AMV, virus del mosaico dell’erba medica, molto comune ad esempio sui viburni, e responsabile di una malattia indicata con il nome di “mosaico giallo”. In realtà, si tratta di una maculatura di un bel colore giallo-oro brillante che, in certi esemplari, non è neanche così sgradevole esteticamente. Ma non lasciamoci ingannare dall’apparenza: si tratta pur sempre di una malattia virale, per cui è consigliabile non acquistare esemplari di T. fruticans dalle foglie macchiate di oro per evitare spiacevole sorprese alle altre piante ornamentali del nostro giardino con cui la siepe dovrà coabitare.
2015
M.G.Bellardi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/469566
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