Viene presentata una tecnica colorimetrica che ha lo scopo di facilitare il riconoscimento dei corretti punti di taglio, aumentando la produttività degli operatori e la qualità dell’intervento. L’applicazione prevede, dopo l’esecuzione della potatura, la distribuzione sugli speroni di una vernice biocompatibile che permane durante tutto il ciclo vegetativo. Al successivo intervento di potatura i tralci di neo formazione saranno caratterizzati dal colore naturale del legno a differenza degli speroni lasciati con la potatura precedente, che si presenteranno con la colorazione del marcatore utilizzato. Di conseguenza sarà possibile riconoscere con precisione e rapidità tutte le formazioni fruttifere di due o più anni, rendendo agevole la loro eliminazione. I controlli effettuati su tre forme d’allevamento (GDC, Cordone speronato e Cordone libero) hanno evidenziato una riduzione del tempo necessario per la potatura del 25-35% e una minore incidenza di errori. Il sistema può offrire altri vantaggi, quali: ➢ possibilità di utilizzare anche personale poco specializzato; ➢ favorire la rifinitura contemporanea alla potatura meccanica; ➢ protezione dei punti di taglio, integrando il marcatore con specifici disinfettanti; ➢ possibilità di miscelare il marcatore con prodotti fungicidi ed insetticidi. Infine il metodo colorimetrico in futuro potrebbe consentire una potatura automatica sfruttando tecniche d’analisi d’immagine.
F. PEZZI, F. BORDINI (2007). Impiego di marcatori cromatici per agevolare la potatura del vigneto. AGNANO PISANO (PI) : Stamperia Editoriale Pisana.
Impiego di marcatori cromatici per agevolare la potatura del vigneto
PEZZI, FABIO;BORDINI, FRANCESCO
2007
Abstract
Viene presentata una tecnica colorimetrica che ha lo scopo di facilitare il riconoscimento dei corretti punti di taglio, aumentando la produttività degli operatori e la qualità dell’intervento. L’applicazione prevede, dopo l’esecuzione della potatura, la distribuzione sugli speroni di una vernice biocompatibile che permane durante tutto il ciclo vegetativo. Al successivo intervento di potatura i tralci di neo formazione saranno caratterizzati dal colore naturale del legno a differenza degli speroni lasciati con la potatura precedente, che si presenteranno con la colorazione del marcatore utilizzato. Di conseguenza sarà possibile riconoscere con precisione e rapidità tutte le formazioni fruttifere di due o più anni, rendendo agevole la loro eliminazione. I controlli effettuati su tre forme d’allevamento (GDC, Cordone speronato e Cordone libero) hanno evidenziato una riduzione del tempo necessario per la potatura del 25-35% e una minore incidenza di errori. Il sistema può offrire altri vantaggi, quali: ➢ possibilità di utilizzare anche personale poco specializzato; ➢ favorire la rifinitura contemporanea alla potatura meccanica; ➢ protezione dei punti di taglio, integrando il marcatore con specifici disinfettanti; ➢ possibilità di miscelare il marcatore con prodotti fungicidi ed insetticidi. Infine il metodo colorimetrico in futuro potrebbe consentire una potatura automatica sfruttando tecniche d’analisi d’immagine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.