Il celebre passo di Ovidio in cui paganità e cristianità insieme hanno voluto vedere la celebrazione dello spirito umano nella figura di un uomo col viso rivolto verso il cielo (Met. 1,85s.) è usato, tra altri, da papa Pio II Piccolomini nella sua Epistola a Maometto (1461-1462). Nell'articolo se ne analizzano lingua e contenuto anche in relazione alle tradizioni manoscritte ed edite superstiti dell'epistola papale.
Ovidio: una tradizione come arma / A. Maranini. - STAMPA. - (2007), pp. 393-412. (Intervento presentato al convegno Atti del XVII Convegno Internazionale tenutosi a Chianciano-Pienza nel 18-21 luglio 2005).
Ovidio: una tradizione come arma
MARANINI, ANNA
2007
Abstract
Il celebre passo di Ovidio in cui paganità e cristianità insieme hanno voluto vedere la celebrazione dello spirito umano nella figura di un uomo col viso rivolto verso il cielo (Met. 1,85s.) è usato, tra altri, da papa Pio II Piccolomini nella sua Epistola a Maometto (1461-1462). Nell'articolo se ne analizzano lingua e contenuto anche in relazione alle tradizioni manoscritte ed edite superstiti dell'epistola papale.File in questo prodotto:
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