Athanasius Kircher opera nella Roma barocca del ‘600: questo gesuita tedesco si trasferisce in Italia, dove poi rimane per tutta la vita, e risiede all’interno del Collegio Romano, dedicandosi all’attività didattica e di ricerca erudita. Egli si interessa alle più svariate discipline. Fu il padre della geologia, uno dei primi autori ad aver trattato i germi, il famoso traduttore dei geroglifici egiziani; inoltre, il realizzatore di una tra le maggiori opere enciclopediche barocche di argomento musicale, l’elaboratore di un sistema di logica e di un linguaggio simbolico, il fondatore del più importante museo enciclopedico della sua epoca, l’inventore di giochi ottici e magnetici per nobili e cardinali; infine, il compilatore erudito delle prime importanti conoscenze sull’Oriente riportate in Europa dai missionari della Compagnia di Gesù. Dunque egli fu davvero un perfetto rappresentante dell’universo intellettuale del proprio ordine religioso, che era sconfinato e proteso sempre alla ricerca dei segreti più reconditi della natura e della conoscenza. Tra le sue attività vi fu anche la ricerca in ambito acustico musicale ed architettonico. La ricerca kircheriana si basa su una concezione unitaria del sapere che è ancora fortemente imparentata col fascinoso topos della meraviglia seicentesca. La produzione letteraria di questo eccezionale personaggio è vastissima e abbraccia quasi tutti i rami dello scibile. Il titolo dell’opera di analizzata, che contiene il neologismo Phonurgia [1], nel suo complesso significa “nuova modalità di produzione del suono”. Il pretesto per la scrittura di questo ampio trattato si deve ad una disputa col contemporaneo ingegnere inglese Samuel Morland [2], il quale rivendicava a sé l’invenzione della tuba stentorophonica, cioè di una “tromba dal forte suono”: questo strumento musicale aveva suscitato grande interesse in molti scienziati del tempo a causa delle sue incredibili potenzialità sonore. Kircher afferma di essere stato il primo ad averla progettata, e fornisce poi la prova di ciò nel fatto che in una sua opera, la Musurgia Universalis [3], di ben vent’anni precedente la contesa, la ‘tuba’ in questione si trova già descritta diffusamente. Oltre all’intento polemico, è presente nella Phonurgia anche la volontà di arricchire e ampliare le conoscenze sino allora esistenti nel campo dell’acustica musicale. Questo trattato così significativo, interamente redatto in latino, è stato però finora assai poco studiato. Alla base di esso vi è l’originalissima commistione tra il suono e la meta ultima ed agognata dell’estetica barocca, ovvero la meraviglia; questo interessante ed originale aspetto ha rappresentato il motivo principale di interesse di questo lavoro. Dopo una iniziale dipendenza umanistica dalle fonti classiche, negli ultimi decenni del Cinquecento l’avvento della rivoluzione scientifica impone una radicale svolta: con la riscoperta delle sezioni coniche e lo studio degli specchi ustori di Archimede, la propagazione del suono, da “ondulatoria” che era, comincia ad essere associata a quella dei raggi luminosi. Ad opera del veneziano Ausonio, seguito da Giovanni Battista Della Porta (che redige la Magia naturalis, Napoli, 1589) e da Giuseppe Biancani (autore di una Sphaera mundi, Bologna, 1635), nasce quindi l’acustica geometrica, con i conseguenti primi tentativi di focalizzazione del suono e di modificazione della forma della scala. Il primo sviluppo matematico di tali direttrici è dovuto a Bonaventura Cavalieri (De speculo ustorio, Bologna, 1632), il quale è anche il primo ad affermare che (per il suono, e contrariamente ai raggi luminosi) nella pratica progettuale bisogna tenere conto di un fenomeno che in campo ottico è denominato “diffrazione”. Per la pianta delle sale, autori come il francese Marin Mersenne ed il bolognese Mario Bettini (nel X Libro della sua Apiaria) cominciano a prendere in considerazione la parabola, l’iperbole e l’ellisse, tutte sezioni coniche differenti dal...

L. TRONCHIN, G. MASTROMATTEO (2007). Il Meraviglioso Sonoro nella Phonurgia Nova (1673) di Athanasius Kircher. ROMA : AIA.

Il Meraviglioso Sonoro nella Phonurgia Nova (1673) di Athanasius Kircher

TRONCHIN, LAMBERTO;
2007

Abstract

Athanasius Kircher opera nella Roma barocca del ‘600: questo gesuita tedesco si trasferisce in Italia, dove poi rimane per tutta la vita, e risiede all’interno del Collegio Romano, dedicandosi all’attività didattica e di ricerca erudita. Egli si interessa alle più svariate discipline. Fu il padre della geologia, uno dei primi autori ad aver trattato i germi, il famoso traduttore dei geroglifici egiziani; inoltre, il realizzatore di una tra le maggiori opere enciclopediche barocche di argomento musicale, l’elaboratore di un sistema di logica e di un linguaggio simbolico, il fondatore del più importante museo enciclopedico della sua epoca, l’inventore di giochi ottici e magnetici per nobili e cardinali; infine, il compilatore erudito delle prime importanti conoscenze sull’Oriente riportate in Europa dai missionari della Compagnia di Gesù. Dunque egli fu davvero un perfetto rappresentante dell’universo intellettuale del proprio ordine religioso, che era sconfinato e proteso sempre alla ricerca dei segreti più reconditi della natura e della conoscenza. Tra le sue attività vi fu anche la ricerca in ambito acustico musicale ed architettonico. La ricerca kircheriana si basa su una concezione unitaria del sapere che è ancora fortemente imparentata col fascinoso topos della meraviglia seicentesca. La produzione letteraria di questo eccezionale personaggio è vastissima e abbraccia quasi tutti i rami dello scibile. Il titolo dell’opera di analizzata, che contiene il neologismo Phonurgia [1], nel suo complesso significa “nuova modalità di produzione del suono”. Il pretesto per la scrittura di questo ampio trattato si deve ad una disputa col contemporaneo ingegnere inglese Samuel Morland [2], il quale rivendicava a sé l’invenzione della tuba stentorophonica, cioè di una “tromba dal forte suono”: questo strumento musicale aveva suscitato grande interesse in molti scienziati del tempo a causa delle sue incredibili potenzialità sonore. Kircher afferma di essere stato il primo ad averla progettata, e fornisce poi la prova di ciò nel fatto che in una sua opera, la Musurgia Universalis [3], di ben vent’anni precedente la contesa, la ‘tuba’ in questione si trova già descritta diffusamente. Oltre all’intento polemico, è presente nella Phonurgia anche la volontà di arricchire e ampliare le conoscenze sino allora esistenti nel campo dell’acustica musicale. Questo trattato così significativo, interamente redatto in latino, è stato però finora assai poco studiato. Alla base di esso vi è l’originalissima commistione tra il suono e la meta ultima ed agognata dell’estetica barocca, ovvero la meraviglia; questo interessante ed originale aspetto ha rappresentato il motivo principale di interesse di questo lavoro. Dopo una iniziale dipendenza umanistica dalle fonti classiche, negli ultimi decenni del Cinquecento l’avvento della rivoluzione scientifica impone una radicale svolta: con la riscoperta delle sezioni coniche e lo studio degli specchi ustori di Archimede, la propagazione del suono, da “ondulatoria” che era, comincia ad essere associata a quella dei raggi luminosi. Ad opera del veneziano Ausonio, seguito da Giovanni Battista Della Porta (che redige la Magia naturalis, Napoli, 1589) e da Giuseppe Biancani (autore di una Sphaera mundi, Bologna, 1635), nasce quindi l’acustica geometrica, con i conseguenti primi tentativi di focalizzazione del suono e di modificazione della forma della scala. Il primo sviluppo matematico di tali direttrici è dovuto a Bonaventura Cavalieri (De speculo ustorio, Bologna, 1632), il quale è anche il primo ad affermare che (per il suono, e contrariamente ai raggi luminosi) nella pratica progettuale bisogna tenere conto di un fenomeno che in campo ottico è denominato “diffrazione”. Per la pianta delle sale, autori come il francese Marin Mersenne ed il bolognese Mario Bettini (nel X Libro della sua Apiaria) cominciano a prendere in considerazione la parabola, l’iperbole e l’ellisse, tutte sezioni coniche differenti dal...
2007
Atti del 34° Congresso Nazionale AIA
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L. TRONCHIN, G. MASTROMATTEO (2007). Il Meraviglioso Sonoro nella Phonurgia Nova (1673) di Athanasius Kircher. ROMA : AIA.
L. TRONCHIN; G. MASTROMATTEO
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