Il convegno pur essendo focalizzato su quello che oggi definiamo Architectural Information System a supporto (nei suoi più diversi aspetti) del patrimonio architettonico e pur presentando quattro temi specifici (Archivi e musei di architettura; Tutela, comunicazione e promozione del patrimonio; Design e progetto di architettura; Sistemi per il web) in realtà si propone come punto d’incontro delle varie professionalità che contribuiscono allo sviluppo della ricerca su questi argomenti da vari punti di vista. E per questo, come recita la brochure, è aperto alla più ampia partecipazione di studiosi, ricercatori, operatori del mercato con particolare riferimento alle ricerche compiute da giovani dottorandi e ricercatori. Inoltre vuole essere un punto di osservazione del panorama delle tecniche di Information Technology applicate ai Beni Culturali e Architettonici in senso lato a partire dalla loro applicazione concreta allo specifico campo di azione. In questo senso si propone come una prima rimeditazione degli esposti delle politiche di ricerca annunciate dalla Comunità europea per il VII Programma Quadro che non vogliono più lo sviluppo tecnologico fine a se stesso come obiettivo finale, ma lo sviluppo mirato in funzione delle necessità espresse in termini contenutistici. Si tratta di una svolta importante per la direzione della ricerca tecnologica, solitamente più interessata allo sviluppo di tecnologie ‘d’avanguardia’ che tecnologie ‘appropriate’, di modo che ogni tentativo di risolvere problemi solitamente si spegne nell’aumento dei costi a fronte della mancata soluzione del problema effettivo. Questa situazione non è recente, né limitata all’avvento della IT. Progresso tecnologico e conservazione del passato in realtà sono temi che si sono spesso incrociati nel corso della storia, con un forte afflato negli ultimi due secoli, in cui la conservazione del patrimonio monumentale e dei beni museali sono diventati paradigmi di qualità della nostra civiltà, che li perseguiva come obiettivi. Tuttavia quest’incrocio é stato di solito un’intersezione: raramente i due percorsi hanno proceduto parallelamente con buona sintonia e reciproca efficacia. I motivi non sono facilmente spiegabili, perché, di là delle alterne querelles des anciens et des modernes riportate erroneamente al campo degli ‘strumenti per’ (confondendo il mezzo col contenuto), dalle cronache del passato e da ciò che avviene ancora nella contemporaneità sembra emergere unicamente l’impressione di due mondi che hanno sempre preferito guardarsi con interesse, senza mai compiere però alcun passo decisivo verso un’effettiva capacità di collaborazione al di là di un temporaneo remaquillage di contenuti (per i tecnologi) o di mezzi (per i conservatori). Le tecniche/tecnologie che sono poi alla base delle tematiche di eArcom non possono essere considerate una novità o una nuova meraviglia, ma una realtà vivente nella vita di milioni di persone. È tuttavia giunto il momento di verificare come esse interagiscano effettivamente con la società, come interessino i comportamenti degli utenti e come promuovano e direzionino i cambiamenti sociali.

Tecniche e metodologie innovative per la rappresentazione del territorio. Il caso dell'UP1 "dei serragli" nella Provincia di Ferrara / R. Mingucci; F. Alberti; M. Po; A. Tamburini. - STAMPA. - (2007), pp. 416-421. (Intervento presentato al convegno EARCOM 2007 Sistemi Informativi per l'Architettura tenutosi a Portonovo di Ancona nel 17, 18, 19 maggio 2007).

Tecniche e metodologie innovative per la rappresentazione del territorio. Il caso dell'UP1 "dei serragli" nella Provincia di Ferrara

MINGUCCI, ROBERTO;
2007

Abstract

Il convegno pur essendo focalizzato su quello che oggi definiamo Architectural Information System a supporto (nei suoi più diversi aspetti) del patrimonio architettonico e pur presentando quattro temi specifici (Archivi e musei di architettura; Tutela, comunicazione e promozione del patrimonio; Design e progetto di architettura; Sistemi per il web) in realtà si propone come punto d’incontro delle varie professionalità che contribuiscono allo sviluppo della ricerca su questi argomenti da vari punti di vista. E per questo, come recita la brochure, è aperto alla più ampia partecipazione di studiosi, ricercatori, operatori del mercato con particolare riferimento alle ricerche compiute da giovani dottorandi e ricercatori. Inoltre vuole essere un punto di osservazione del panorama delle tecniche di Information Technology applicate ai Beni Culturali e Architettonici in senso lato a partire dalla loro applicazione concreta allo specifico campo di azione. In questo senso si propone come una prima rimeditazione degli esposti delle politiche di ricerca annunciate dalla Comunità europea per il VII Programma Quadro che non vogliono più lo sviluppo tecnologico fine a se stesso come obiettivo finale, ma lo sviluppo mirato in funzione delle necessità espresse in termini contenutistici. Si tratta di una svolta importante per la direzione della ricerca tecnologica, solitamente più interessata allo sviluppo di tecnologie ‘d’avanguardia’ che tecnologie ‘appropriate’, di modo che ogni tentativo di risolvere problemi solitamente si spegne nell’aumento dei costi a fronte della mancata soluzione del problema effettivo. Questa situazione non è recente, né limitata all’avvento della IT. Progresso tecnologico e conservazione del passato in realtà sono temi che si sono spesso incrociati nel corso della storia, con un forte afflato negli ultimi due secoli, in cui la conservazione del patrimonio monumentale e dei beni museali sono diventati paradigmi di qualità della nostra civiltà, che li perseguiva come obiettivi. Tuttavia quest’incrocio é stato di solito un’intersezione: raramente i due percorsi hanno proceduto parallelamente con buona sintonia e reciproca efficacia. I motivi non sono facilmente spiegabili, perché, di là delle alterne querelles des anciens et des modernes riportate erroneamente al campo degli ‘strumenti per’ (confondendo il mezzo col contenuto), dalle cronache del passato e da ciò che avviene ancora nella contemporaneità sembra emergere unicamente l’impressione di due mondi che hanno sempre preferito guardarsi con interesse, senza mai compiere però alcun passo decisivo verso un’effettiva capacità di collaborazione al di là di un temporaneo remaquillage di contenuti (per i tecnologi) o di mezzi (per i conservatori). Le tecniche/tecnologie che sono poi alla base delle tematiche di eArcom non possono essere considerate una novità o una nuova meraviglia, ma una realtà vivente nella vita di milioni di persone. È tuttavia giunto il momento di verificare come esse interagiscano effettivamente con la società, come interessino i comportamenti degli utenti e come promuovano e direzionino i cambiamenti sociali.
2007
Sistemi Informativi per l'Architettura
416
421
Tecniche e metodologie innovative per la rappresentazione del territorio. Il caso dell'UP1 "dei serragli" nella Provincia di Ferrara / R. Mingucci; F. Alberti; M. Po; A. Tamburini. - STAMPA. - (2007), pp. 416-421. (Intervento presentato al convegno EARCOM 2007 Sistemi Informativi per l'Architettura tenutosi a Portonovo di Ancona nel 17, 18, 19 maggio 2007).
R. Mingucci; F. Alberti; M. Po; A. Tamburini
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/45718
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact