Il Cardo dei lanaioli (Dipsacus silvestris Miller) è una comune pianta erbacea che cresce spontanea in tutta la nostra penisola, i cui fiori vengono spesso utilizzati per le composizioni secche (dried flower arrangements); ma è anche un’interessante specie officinale, nota per le proprietà diuretiche, diaforetiche, depurative e digestive, a cui si aggiungono quelle antimicotiche (maggiori dettagli sulle sue caratteristiche botaniche e sulle proprietà farmacologiche sono riportate nel riquadro). Le foglie e le radici, largamente utilizzate nella medicina popolare per la preparazione di infusi, tinture ed estratti, non sono state fino ad ora caratterizzate dal punto di vista chimico e non è quindi possibile attribuire le proprietà di questa pianta a specifici composti del metabolismo primario e secondario. Fonti di tipo divulgativo forniscono informazioni sulla composizione del Cardo dei lanaioli ma, per quanto ci risulta, la Letteratura riporta unicamente uno studio scientifico, eseguito alla fine del secolo scorso in Polonia, che ha messo in evidenza una certa attività antifungina dovuta presumibilmente alle elevate quantità dei polifenoli presenti negli estratti della pianta, primi fra tutti gli acidi fenolici (clorogenico, ferulico ed isoferulico, p-cumarico) ed i flavonoidi (quercetina e apigenina 7-glucoside) (Kowalczyk e Krzyzanowska, 1999). Nel corso di alcuni sopralluoghi eseguiti nella primavera-estate del 2006 presso il Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna), si è osservato che oltre il 50% delle piante di D. silvestris al primo anno di crescita e facenti parte di un piccolo lotto allestito con piantine nate da seme raccolto nel 2005 da individui nati spontaneamente nel Giardino, mostrava sintomi di probabile eziologia virale. Inizialmente (maggio), le piante sintomatiche apparivano più piccole del normale (nanismo) e le foglie della rosetta centrale erano filiformi, bollose e con mosaico (anch’esso clorotico) più o meno intenso. Nel mese successivo, i sintomi si sono accentuati ed è apparsa visivamente evidente la differenza fra le piante con probabile infezione da virus e quelle “sane”. Solo quest’ultime, infatti, hanno raggiunto la fioritura. Data la gravità dei sintomi riscontrati in campo, e considerando che poche notizie si hanno in merito alle infezioni virali che coinvolgono questa officinale, si è ritenuto opportuno diagnosticare la malattia mediante l’isolamento e l’identificazione dell’agente patogeno coinvolto, per poi procedere con la sua caratterizzazione molecolare. Parallelamente, nell’ambito delle ricerche iniziate ormai da alcuni anni e relative agli studi comparativi sulla fisiologia fra piante sane ed infette da virus, si è cercato di stabilire l’eventuale influenza dell’infezione virale non tanto sul metabolismo secondario di D. silvestris, così come era stato eseguito in lavori precedenti (vedi le analisi sugli oli essenziali di timo, salvia sclarea, issopo anisato, canapa acquatica, ecc., e quelli sulla tintura madre di echinacea) (Bellardi et al., 2001a,b,c; 2004), bensì su quello primario, in particolare sul complesso metabolismo degli zuccheri. Cardo dei lanaioli o Cardo selvatico Il Cardo dei lanaioli o Cardo selvatico [Dipsacus silvestris (Huds.) Miller, sin. D. fullonum L.; Dipsacaceae] è una pianta erbacea biennale che, nel primo anno, produce una rosetta di foglie basali, mentre nel secondo è caratterizzata da un fusto eretto, angoloso, alto fino a due metri, ramificato in alto e provvisto di aculei. FoglieLe foglie della rosetta sono picciolate, oblungo-lanceolate, con superficie glabra e provviste di spine, soprattutto lungo le nervature. Le foglie del fusto sono sessili, opposte, saldate a due a due alla base, di forma più lanceolata di quelle basali; anch’esse hanno i margini e la nervatura centrale della pagina superiore fortemente spinosi e dentati.FioriI fiori, riuniti in capolini di forma ovoidale, sono posti al termine delle ramif...

M.G.Bellardi, A.Benni, R.Piccaglia, S.Grandi, S.Biffi, S.Davino (2007). Influenza di CMV sul metabolismo degli zuccheri in Dipsacus silvestris Miller. NATURAL 1, 63, 62-67.

Influenza di CMV sul metabolismo degli zuccheri in Dipsacus silvestris Miller

BELLARDI, MARIA GRAZIA;BENNI, ALESSANDRO;PICCAGLIA, ROBERTA;
2007

Abstract

Il Cardo dei lanaioli (Dipsacus silvestris Miller) è una comune pianta erbacea che cresce spontanea in tutta la nostra penisola, i cui fiori vengono spesso utilizzati per le composizioni secche (dried flower arrangements); ma è anche un’interessante specie officinale, nota per le proprietà diuretiche, diaforetiche, depurative e digestive, a cui si aggiungono quelle antimicotiche (maggiori dettagli sulle sue caratteristiche botaniche e sulle proprietà farmacologiche sono riportate nel riquadro). Le foglie e le radici, largamente utilizzate nella medicina popolare per la preparazione di infusi, tinture ed estratti, non sono state fino ad ora caratterizzate dal punto di vista chimico e non è quindi possibile attribuire le proprietà di questa pianta a specifici composti del metabolismo primario e secondario. Fonti di tipo divulgativo forniscono informazioni sulla composizione del Cardo dei lanaioli ma, per quanto ci risulta, la Letteratura riporta unicamente uno studio scientifico, eseguito alla fine del secolo scorso in Polonia, che ha messo in evidenza una certa attività antifungina dovuta presumibilmente alle elevate quantità dei polifenoli presenti negli estratti della pianta, primi fra tutti gli acidi fenolici (clorogenico, ferulico ed isoferulico, p-cumarico) ed i flavonoidi (quercetina e apigenina 7-glucoside) (Kowalczyk e Krzyzanowska, 1999). Nel corso di alcuni sopralluoghi eseguiti nella primavera-estate del 2006 presso il Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna), si è osservato che oltre il 50% delle piante di D. silvestris al primo anno di crescita e facenti parte di un piccolo lotto allestito con piantine nate da seme raccolto nel 2005 da individui nati spontaneamente nel Giardino, mostrava sintomi di probabile eziologia virale. Inizialmente (maggio), le piante sintomatiche apparivano più piccole del normale (nanismo) e le foglie della rosetta centrale erano filiformi, bollose e con mosaico (anch’esso clorotico) più o meno intenso. Nel mese successivo, i sintomi si sono accentuati ed è apparsa visivamente evidente la differenza fra le piante con probabile infezione da virus e quelle “sane”. Solo quest’ultime, infatti, hanno raggiunto la fioritura. Data la gravità dei sintomi riscontrati in campo, e considerando che poche notizie si hanno in merito alle infezioni virali che coinvolgono questa officinale, si è ritenuto opportuno diagnosticare la malattia mediante l’isolamento e l’identificazione dell’agente patogeno coinvolto, per poi procedere con la sua caratterizzazione molecolare. Parallelamente, nell’ambito delle ricerche iniziate ormai da alcuni anni e relative agli studi comparativi sulla fisiologia fra piante sane ed infette da virus, si è cercato di stabilire l’eventuale influenza dell’infezione virale non tanto sul metabolismo secondario di D. silvestris, così come era stato eseguito in lavori precedenti (vedi le analisi sugli oli essenziali di timo, salvia sclarea, issopo anisato, canapa acquatica, ecc., e quelli sulla tintura madre di echinacea) (Bellardi et al., 2001a,b,c; 2004), bensì su quello primario, in particolare sul complesso metabolismo degli zuccheri. Cardo dei lanaioli o Cardo selvatico Il Cardo dei lanaioli o Cardo selvatico [Dipsacus silvestris (Huds.) Miller, sin. D. fullonum L.; Dipsacaceae] è una pianta erbacea biennale che, nel primo anno, produce una rosetta di foglie basali, mentre nel secondo è caratterizzata da un fusto eretto, angoloso, alto fino a due metri, ramificato in alto e provvisto di aculei. FoglieLe foglie della rosetta sono picciolate, oblungo-lanceolate, con superficie glabra e provviste di spine, soprattutto lungo le nervature. Le foglie del fusto sono sessili, opposte, saldate a due a due alla base, di forma più lanceolata di quelle basali; anch’esse hanno i margini e la nervatura centrale della pagina superiore fortemente spinosi e dentati.FioriI fiori, riuniti in capolini di forma ovoidale, sono posti al termine delle ramif...
2007
M.G.Bellardi, A.Benni, R.Piccaglia, S.Grandi, S.Biffi, S.Davino (2007). Influenza di CMV sul metabolismo degli zuccheri in Dipsacus silvestris Miller. NATURAL 1, 63, 62-67.
M.G.Bellardi; A.Benni; R.Piccaglia; S.Grandi; S.Biffi; S.Davino
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