Arrighi Landini, un esponente minore dell'Accademia roveretana degli Agiati, scrisse a metà del Settecento un poema in endecasillabi sciolti nel quale descrive la fisica newtoniana e le origini dell'umanità parafrasando da vicino la "Scienza nuova" di Vico. Attraverso l'indagine sui carteggi inediti depositati presso la biblioteca civica "Tartarotti" di Rovereto, si ricostruiscono i rapporti di Arrighi Landini con l'Accademia degli Agiati e i modi in cui le tesi antropologiche di Vico vengono trasposti nella sua opera poetica.
A. Battistini (2007). Tra Newton e Vico: «Il tempio della Filosofia» di Orazio Arrighi Landini. MILANO : Franco Angeli.
Tra Newton e Vico: «Il tempio della Filosofia» di Orazio Arrighi Landini
BATTISTINI, ANDREA
2007
Abstract
Arrighi Landini, un esponente minore dell'Accademia roveretana degli Agiati, scrisse a metà del Settecento un poema in endecasillabi sciolti nel quale descrive la fisica newtoniana e le origini dell'umanità parafrasando da vicino la "Scienza nuova" di Vico. Attraverso l'indagine sui carteggi inediti depositati presso la biblioteca civica "Tartarotti" di Rovereto, si ricostruiscono i rapporti di Arrighi Landini con l'Accademia degli Agiati e i modi in cui le tesi antropologiche di Vico vengono trasposti nella sua opera poetica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


