Nel presente lavoro vengono riportati ed analizzati i risultati del primo round robin test italiano sulla simulazione acustica negli stabilimenti industriali. Lo scopo del test era di ottenere indicazioni quantitative sull’affidabilità delle simulazioni come comunemente eseguite, confrontando diversi programmi ed operatori su di uno stesso caso reale. Nel territorio della provincia di Modena è stato individuato uno stabilimento industriale con caratteristiche adeguate per essere rappresentativo degli insediamenti realizzati in queste zone e sufficientemente semplice da poter essere facilmente modellato dal punto di vista acustico. Gli autori si sono fatti carico di rilevare le caratteristiche geometriche e acustiche dello stabilimento. Tutti i dati, esclusi ovviamente i valori dei livelli di pressione sonora esistenti, sono stati forniti ad utilizzatori esperti di programmi di previsione del rumore in ambienti industriali, i quali hanno avuto il compito di ricostruire la distribuzione dei livelli di pressione sonora “alla cieca”, esclusivamente mediante i loro modelli di simulazione. L’analisi dei risultati secondo ISO 5725-2 ha dimostrato la consistenza statistica del round robin test, tuttavia l’affidabilità delle simulazioni eseguite non è risultata soddisfacente: la media delle deviazioni tra livelli di pressione sonora in scala di ponderazione A simulati e misurati è di 4.4 dB(A) con uno scarto tipo di riproducibilità di 4.5 dB(A). La situazione è analoga a quella che si è verificata in passato con i primi round robin test sui modelli di simulazione acustica degli ambienti chiusi e del traffico stradale che, partiti da risultati molto dispersi, hanno con il tempo e la ripetizione dei test mostrato un affidabilità rapidamente crescente. Al fine di innescare un analogo circolo virtuoso, gli autori si propongono di ripetere il round robin test relativo agli stabilimenti industriali in un prossimo futuro. Al di là delle analisi statistiche, sono emersi alcuni punti chiave nella messa a punto dei modelli di simulazione che la pratica comune tende a sottovalutare, quali per esempio una efficace definizione degli ingombri e delle loro caratteristiche di diffusione e assorbimento. Globalmente il round robin test ha messo in evidenza la necessità di un chiaro protocollo operativo che specifichi quali sono le operazioni importanti – e come vadano eseguite - nelle diverse fasi di costruzione del modello geometrico, della sua messa a punto e della sua inizializzazione parametrica in un ambiente di simulazione acustica.
M.Garai, O.Nicolini, A.Peretti, L. Barbaresi (2007). Primo round robin test italiano sulla simulazione del rumore negli stabilimenti industriali. RIVISTA ITALIANA DI ACUSTICA, 31(1), 17-24.
Primo round robin test italiano sulla simulazione del rumore negli stabilimenti industriali
GARAI, MASSIMO;BARBARESI, LUCA
2007
Abstract
Nel presente lavoro vengono riportati ed analizzati i risultati del primo round robin test italiano sulla simulazione acustica negli stabilimenti industriali. Lo scopo del test era di ottenere indicazioni quantitative sull’affidabilità delle simulazioni come comunemente eseguite, confrontando diversi programmi ed operatori su di uno stesso caso reale. Nel territorio della provincia di Modena è stato individuato uno stabilimento industriale con caratteristiche adeguate per essere rappresentativo degli insediamenti realizzati in queste zone e sufficientemente semplice da poter essere facilmente modellato dal punto di vista acustico. Gli autori si sono fatti carico di rilevare le caratteristiche geometriche e acustiche dello stabilimento. Tutti i dati, esclusi ovviamente i valori dei livelli di pressione sonora esistenti, sono stati forniti ad utilizzatori esperti di programmi di previsione del rumore in ambienti industriali, i quali hanno avuto il compito di ricostruire la distribuzione dei livelli di pressione sonora “alla cieca”, esclusivamente mediante i loro modelli di simulazione. L’analisi dei risultati secondo ISO 5725-2 ha dimostrato la consistenza statistica del round robin test, tuttavia l’affidabilità delle simulazioni eseguite non è risultata soddisfacente: la media delle deviazioni tra livelli di pressione sonora in scala di ponderazione A simulati e misurati è di 4.4 dB(A) con uno scarto tipo di riproducibilità di 4.5 dB(A). La situazione è analoga a quella che si è verificata in passato con i primi round robin test sui modelli di simulazione acustica degli ambienti chiusi e del traffico stradale che, partiti da risultati molto dispersi, hanno con il tempo e la ripetizione dei test mostrato un affidabilità rapidamente crescente. Al fine di innescare un analogo circolo virtuoso, gli autori si propongono di ripetere il round robin test relativo agli stabilimenti industriali in un prossimo futuro. Al di là delle analisi statistiche, sono emersi alcuni punti chiave nella messa a punto dei modelli di simulazione che la pratica comune tende a sottovalutare, quali per esempio una efficace definizione degli ingombri e delle loro caratteristiche di diffusione e assorbimento. Globalmente il round robin test ha messo in evidenza la necessità di un chiaro protocollo operativo che specifichi quali sono le operazioni importanti – e come vadano eseguite - nelle diverse fasi di costruzione del modello geometrico, della sua messa a punto e della sua inizializzazione parametrica in un ambiente di simulazione acustica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.