In alimentazione animale, la normativa riguardante la preparazione e il commercio delle materie prime e dei mangimi ha subito notevoli modifiche, specialmente in funzione alla chiarezza di etichettatura e alla sicurezza degli alimenti somministrati agli animali. La crisi legata all’encefalopatia bovina e quella più recente della diossina hanno dimostrato l’inadeguatezza delle disposizioni vigenti, ponendo in rilievo l’assoluta necessità di informazioni più particolareggiate, qualitative e quantitative, sulla composizione dei mangimi destinati agli animali da produzione. L’indicazione quantitativa della composizione dei mangimi può contribuire alla rintracciabilità di materie prime potenzialmente contaminate, consentendo in tal modo di risalire a specifiche partite, con vantaggi per la salute pubblica. L’esperienza ha dimostrato negli anni che occorreva rivedere tutte le norme sugli additivi per tener conto della necessità di garantire un maggior livello di protezione della salute, umana e animale, e dell’ambiente. Per tali ragioni è stato emanato il Regolamento (CE) n. 1831/2003 sugli additivi destinati all’alimentazione animale. Come sottolineato nel Libro bianco sulla sicurezza alimentare, queste norme restrittive e il quadro comunitario di sistemi di controllo eleverà gli standard di sicurezza alimentare in tutta l’Unione europea.
L. Rizzi (2004). Normativa vigente sulla disciplina della preparazione e del commercio dei mangimi e sugli additivi destinati all'alimentazione animale. TORINO : Dipartimento di Scienze Zootecniche.
Normativa vigente sulla disciplina della preparazione e del commercio dei mangimi e sugli additivi destinati all'alimentazione animale
RIZZI, LAURA
2004
Abstract
In alimentazione animale, la normativa riguardante la preparazione e il commercio delle materie prime e dei mangimi ha subito notevoli modifiche, specialmente in funzione alla chiarezza di etichettatura e alla sicurezza degli alimenti somministrati agli animali. La crisi legata all’encefalopatia bovina e quella più recente della diossina hanno dimostrato l’inadeguatezza delle disposizioni vigenti, ponendo in rilievo l’assoluta necessità di informazioni più particolareggiate, qualitative e quantitative, sulla composizione dei mangimi destinati agli animali da produzione. L’indicazione quantitativa della composizione dei mangimi può contribuire alla rintracciabilità di materie prime potenzialmente contaminate, consentendo in tal modo di risalire a specifiche partite, con vantaggi per la salute pubblica. L’esperienza ha dimostrato negli anni che occorreva rivedere tutte le norme sugli additivi per tener conto della necessità di garantire un maggior livello di protezione della salute, umana e animale, e dell’ambiente. Per tali ragioni è stato emanato il Regolamento (CE) n. 1831/2003 sugli additivi destinati all’alimentazione animale. Come sottolineato nel Libro bianco sulla sicurezza alimentare, queste norme restrittive e il quadro comunitario di sistemi di controllo eleverà gli standard di sicurezza alimentare in tutta l’Unione europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.