In aree colpite da eventi catastrofici sono generalmente richiesti interventi di tipo geomatico per fornire informazioni sullo stato di fatto, sui rischi residui, sulla viabilità, sulla localizzazione dei danni. In emergenza tali interventi possono essere eseguiti da operatori appartenenti a Strutture differenti, in condizioni di estrema urgenza e cercando di raggiungere il prima possibile i risultati più importanti che consentano una immediata analisi del fenomeno e di programmare al meglio possibile gli interventi da intraprendere. Il rischio è che i dati acquisiti non vengano raccolti ordinatamente in un unico centro e che quindi le elaborazioni vadano disperse tra i diversi soggetti intervenuti durante e dopo l’emergenza. Per questo motivo, in relazione alla emergenza verificatasi a Sarno e in comuni limitrofi, è stata realizzata a cura del DISTART dell’Università di Bologna una Banca Dati che consenta la catalogazione dei principali interventi di tipo geomatico effettuati sull’area a seguito della catastrofe del 1998. Tali interventi sono stati di vario tipo: una rete di inquadramento nel Sistema Nazionale; rilievi di dettaglio (con strumenti integrati, stazioni motorizzate a risposta diretta, GPS statico e cinematico); vettorializzazione della cartografia tecnica esistente; prese fotogrammetriche; successivamente rilievi con Laser Scanner aviotrasportato (ed elaborazione di immagini digitali acquisite contemporaneamente al volo); immagini satellitari ad alta risoluzione. Particolarmente faticosa è stata la fase di recupero e di archiviazione delle misure e dei dati , come pure la necessaria completa omogeneizzazione dei dati per ricondurli allo stesso sistema di riferimento. Per poter permettere l’accesso alle informazioni in modo rapido e semplice da parte dei potenziali interessati al recupero dei dati, è stata realizzata una prima versione di un SIT utilizzando software di larga diffusione come ArcView GIS 3.2 e Access 2000. È stato implementato un primo insieme di strumenti per l’accesso, la selezione e la visualizzazione dei dati suddivisi in viste distinte secondo la tecnica di rilievo utilizzata e l’area interessata (area frane e area alveo). E’ stato inoltre considerata una estensione verso la eventuale gestione di dati quali quelli derivanti da rilievo LIDAR di aste fluviali.
Barbarella M., Lenzi V. (2005). Banca Dati e SIT dei rilievi geomatici eseguiti nelle zone di Sarno. 98. s.l : s.n.
Banca Dati e SIT dei rilievi geomatici eseguiti nelle zone di Sarno. 98
BARBARELLA, MAURIZIO;
2005
Abstract
In aree colpite da eventi catastrofici sono generalmente richiesti interventi di tipo geomatico per fornire informazioni sullo stato di fatto, sui rischi residui, sulla viabilità, sulla localizzazione dei danni. In emergenza tali interventi possono essere eseguiti da operatori appartenenti a Strutture differenti, in condizioni di estrema urgenza e cercando di raggiungere il prima possibile i risultati più importanti che consentano una immediata analisi del fenomeno e di programmare al meglio possibile gli interventi da intraprendere. Il rischio è che i dati acquisiti non vengano raccolti ordinatamente in un unico centro e che quindi le elaborazioni vadano disperse tra i diversi soggetti intervenuti durante e dopo l’emergenza. Per questo motivo, in relazione alla emergenza verificatasi a Sarno e in comuni limitrofi, è stata realizzata a cura del DISTART dell’Università di Bologna una Banca Dati che consenta la catalogazione dei principali interventi di tipo geomatico effettuati sull’area a seguito della catastrofe del 1998. Tali interventi sono stati di vario tipo: una rete di inquadramento nel Sistema Nazionale; rilievi di dettaglio (con strumenti integrati, stazioni motorizzate a risposta diretta, GPS statico e cinematico); vettorializzazione della cartografia tecnica esistente; prese fotogrammetriche; successivamente rilievi con Laser Scanner aviotrasportato (ed elaborazione di immagini digitali acquisite contemporaneamente al volo); immagini satellitari ad alta risoluzione. Particolarmente faticosa è stata la fase di recupero e di archiviazione delle misure e dei dati , come pure la necessaria completa omogeneizzazione dei dati per ricondurli allo stesso sistema di riferimento. Per poter permettere l’accesso alle informazioni in modo rapido e semplice da parte dei potenziali interessati al recupero dei dati, è stata realizzata una prima versione di un SIT utilizzando software di larga diffusione come ArcView GIS 3.2 e Access 2000. È stato implementato un primo insieme di strumenti per l’accesso, la selezione e la visualizzazione dei dati suddivisi in viste distinte secondo la tecnica di rilievo utilizzata e l’area interessata (area frane e area alveo). E’ stato inoltre considerata una estensione verso la eventuale gestione di dati quali quelli derivanti da rilievo LIDAR di aste fluviali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.