La filogenesi dei virus influenzali ha premiato evolutivamente la possibilità di possedere un genoma segmentato. Tale condizione, negli Orthomyxovirus di tipo A è caratterizzata dalla presenza di 8 segmenti liberi di RNA lineare a singola elica e a polarità negativa. Questo elemento condiziona grandemente le potenzialità adattative che tali virus manifestano quale risposta alla pressione selettiva, sia attraverso meccanismi di mutazione spontanea sia attraverso la possibilità di riassortimento genetico in concomitanza di situazioni di coinfezione. In questo senso gli aspetti microevolutivi del virus (evoluzione pluridirezionale) offrono allo stesso notevoli capacità adattative esplicabili istantaneamente nel microtempo con il susseguirsi delle generazioni virali (Dale H.C. e Moore J., 1997). Si tratta infatti degli organismi (virus a RNA) che esprimono la massima capacità di mutazione rapportati agli altri esseri viventi (una mutazione per genoma per replicazione, fino a 100.000 copie virali in 10 ore, 1012 particelle virali in un organismo infetto; (Moja A. et al., 2004)
M. Delogu (2005). Ecologia dei virus influenzali nel bacino del mediterraneo.
Ecologia dei virus influenzali nel bacino del mediterraneo
DELOGU, MAURO
2005
Abstract
La filogenesi dei virus influenzali ha premiato evolutivamente la possibilità di possedere un genoma segmentato. Tale condizione, negli Orthomyxovirus di tipo A è caratterizzata dalla presenza di 8 segmenti liberi di RNA lineare a singola elica e a polarità negativa. Questo elemento condiziona grandemente le potenzialità adattative che tali virus manifestano quale risposta alla pressione selettiva, sia attraverso meccanismi di mutazione spontanea sia attraverso la possibilità di riassortimento genetico in concomitanza di situazioni di coinfezione. In questo senso gli aspetti microevolutivi del virus (evoluzione pluridirezionale) offrono allo stesso notevoli capacità adattative esplicabili istantaneamente nel microtempo con il susseguirsi delle generazioni virali (Dale H.C. e Moore J., 1997). Si tratta infatti degli organismi (virus a RNA) che esprimono la massima capacità di mutazione rapportati agli altri esseri viventi (una mutazione per genoma per replicazione, fino a 100.000 copie virali in 10 ore, 1012 particelle virali in un organismo infetto; (Moja A. et al., 2004)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.