Il Trattato di Roma del 1998 sulla Corte penale internazionale (CPI) pone diversi problemi dal punto di vista costituzionale. Innanzitutto, infatti, viene in considerazione la complessiva compatibilità di tale tipo di giurisdizione internazionale con l'impianto della nostra Carta fondamentale, anche alla luce del rilievo del diritto internazionale, ex art 10 e 80 Cost., nonché delle "limitazioni di sovranità" individuabili ex art. 11 Cost. Contamporaneamente, emergono specifiche questioni in relazione alle concrete modalità per la sua esecuzione interna, nonchè in merito alla compatibilità dell'art. 27 del Trattato sulla CPI con le immunità costituzionalmente previste dal nostro ordinamento. Lo scritto, in questo senso, mira ad una ricostruzione delle principali problematiche costituzionali che hanno contraddistinto l'adozione e l'esecuzione del Trattato di Roma del 1998, con particolare riferimento alla disciplina delle immunità di diritto interno ed al possibile fondamento costituzionale della giurisdizione della Corte penale in materia di crimini internazionali. Il tutto anche in chiave comparata, all'interno dell'inevitabile tensione tra (pretesa) universalità della gurisdizione statale e "globalizzazione" della giustizia.
T.F. Giupponi (2008). Le immunità costituzionali tra diritto interno e giustizia internazionale. MILANO : Giuffrè.
Le immunità costituzionali tra diritto interno e giustizia internazionale
GIUPPONI, TOMASO FRANCESCO
2008
Abstract
Il Trattato di Roma del 1998 sulla Corte penale internazionale (CPI) pone diversi problemi dal punto di vista costituzionale. Innanzitutto, infatti, viene in considerazione la complessiva compatibilità di tale tipo di giurisdizione internazionale con l'impianto della nostra Carta fondamentale, anche alla luce del rilievo del diritto internazionale, ex art 10 e 80 Cost., nonché delle "limitazioni di sovranità" individuabili ex art. 11 Cost. Contamporaneamente, emergono specifiche questioni in relazione alle concrete modalità per la sua esecuzione interna, nonchè in merito alla compatibilità dell'art. 27 del Trattato sulla CPI con le immunità costituzionalmente previste dal nostro ordinamento. Lo scritto, in questo senso, mira ad una ricostruzione delle principali problematiche costituzionali che hanno contraddistinto l'adozione e l'esecuzione del Trattato di Roma del 1998, con particolare riferimento alla disciplina delle immunità di diritto interno ed al possibile fondamento costituzionale della giurisdizione della Corte penale in materia di crimini internazionali. Il tutto anche in chiave comparata, all'interno dell'inevitabile tensione tra (pretesa) universalità della gurisdizione statale e "globalizzazione" della giustizia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.