Programmi intensivi di allenamento o competizioni di endurance, come la maratona o lunghe distanze in bicicletta, sono forme di stress fisico estremo che affliggono enormemente il sistema immunitario degli atleti, tale immunosoppressione è associata a un'aumentata suscettibilità all'infezione, specialmente quelle che colpiscono il tratto superiore delle vie respiratorie che dall’acronimo inglese sono denominate URTI Alcumi studiosi hanno dimostrato che la suscettibilità degli atleti alle infezioni sia particolarmente marcata nelle ore immediatamente successive al termine dell’attività intensa. Diverse ipotesi sono state formulate per spiegare questo fenomeno, alcuni autori hanno proposto che l’evento responsabile del fenomeno sia la caduta, transitoria, della conta dei linfociti Natural Killer (NK), tuttavia l’apparente riduzione del numero di NK non è dovuta alla perdita di tali cellule, ma piuttosto ad una loro ricollocazione a livello di quei distretti maggiormente coinvolti dallo stress muscolare
Fabio Tagliati, Marco Malaguti (2014). Attività di “endurance” e infezioni delle vie respiratorie: il ruolo protettivo dei carboidrati. ALIMENTI FUNZIONALI, 11, 22-25.
Attività di “endurance” e infezioni delle vie respiratorie: il ruolo protettivo dei carboidrati
MALAGUTI, MARCO
2014
Abstract
Programmi intensivi di allenamento o competizioni di endurance, come la maratona o lunghe distanze in bicicletta, sono forme di stress fisico estremo che affliggono enormemente il sistema immunitario degli atleti, tale immunosoppressione è associata a un'aumentata suscettibilità all'infezione, specialmente quelle che colpiscono il tratto superiore delle vie respiratorie che dall’acronimo inglese sono denominate URTI Alcumi studiosi hanno dimostrato che la suscettibilità degli atleti alle infezioni sia particolarmente marcata nelle ore immediatamente successive al termine dell’attività intensa. Diverse ipotesi sono state formulate per spiegare questo fenomeno, alcuni autori hanno proposto che l’evento responsabile del fenomeno sia la caduta, transitoria, della conta dei linfociti Natural Killer (NK), tuttavia l’apparente riduzione del numero di NK non è dovuta alla perdita di tali cellule, ma piuttosto ad una loro ricollocazione a livello di quei distretti maggiormente coinvolti dallo stress muscolareI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.