L'articolo ricostruisce alcuni profili problematici derivanti dalla applicazione della giurisprudenza CEDU in materia di ne bsi in idem, con riferimento al raddoppio sanzionatorio in materia fiscale. In particolare si pone in evidenza come la Corte EDU valuti la nozione di "medesimo fatto" in maniera naturlastica, ma in maniera che potrebbe esser compatibile con la teoria della progressione criminosa fatta propria dalla giurisprudenza interna per identificare i rapproti generali tra violazioni fiscali amministrative e penale.

Ne bis in idem e sanzioni tributarie: precisazioni dalla Corte EDU

D'ANGELO, GIANGIACOMO
2015

Abstract

L'articolo ricostruisce alcuni profili problematici derivanti dalla applicazione della giurisprudenza CEDU in materia di ne bsi in idem, con riferimento al raddoppio sanzionatorio in materia fiscale. In particolare si pone in evidenza come la Corte EDU valuti la nozione di "medesimo fatto" in maniera naturlastica, ma in maniera che potrebbe esser compatibile con la teoria della progressione criminosa fatta propria dalla giurisprudenza interna per identificare i rapproti generali tra violazioni fiscali amministrative e penale.
2015
G D'ANGELO
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/427568
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact