Le mucormicosi sono infezioni fungine molto invasive e aggressive causate da miceti appartenenti all’ordine Mucorales. In medicina umana colpiscono prevalentemente pazienti con fattori predisponenti quali granulocitopenia, immunosoppressione, diabete mellito e traumi penetranti (Cornely et al., 2014, Clin microbiol infect, 20 (suppl 3) 5-26). Noi riportiamo un caso di un cane maschio meticcio di 9 anni affetto da ipercortisolismo e diabete mellito in cura con trilostano 40mg q24h per via orale (Vetoryl®) ed insulina (Caninsulin®) 12UI q12h per via sottocutanea. Il soggetto è stato presentato presso l’Ospedale Didattico Veterinario dell’Università di Bologna per una tumefazione a livello di regione periorbitale destra insorta da circa un mese. La lesione si presentava ulcerata con gemizio di materiale purulento ed edema perilesionale. Il soggetto presentava inoltre poliuria/polidipsia, polifagia, addome a botte e malattia parodontale grave. In diagnosi differenziale sono state considerate: fistola odontopatica, piodermite secondaria a presenza di corpi estranei e/o trauma, anche se non riportato, o un processo neoplastico. Il protocollo diagnostico ha incluso: esame emocromocitometrico, profilo biochimico, esame delle urine, tamponi cutanei per esame batteriologico con antibiogramma, agoaspirato per valutazione citologica. Gli esami emato-biochimici hanno mostrato alterazioni compatibili con ipercortisolismo e diabete mellito non controllati. L’esame colturale rilevava la presenza di Staphylococcus pseudointermedius, E.coli e Acinetobacter baummanni/calcoaceticus sensibili unicamente ad amikacina ed imipenem. E’ stata dunque intrapresa una terapia antibiotica con amikacina (15 mg/kg q12h per via endovenosa), che ha determinato un miglioramento parziale e transitorio del quadro clinico. L’esame citologico ha messo in evidenza un quadro di infiammazione cronica piogranulomatosa e presenza di ife non settate. Il dato è stato confermato da un esame istologico su biopsie cutanee della lesione periorbitale. L’esame colturale ha condotto all’isolamento di un micete a rapida crescita riconducibile a Mucorales. L’analisi molecolare ha permesso di identificare l’isolato come Rhizopus oryzae. L’approccio terapeutico previsto in medicina umana è multimodale ed include il controllo della patologia sottostante, l’utilizzo di antimicotici e l’eventuale rimozione chirurgica del tessuto necrotico, quando possibile. In medicina umana i principi attivi raccomandati sono le soluzioni liposomiali di amfotericina B e il posaconazolo (Cornely et al, 2014 l.c.). Non essendo stato possibile impiegare queste formulazioni visti gli elevati costi, è stata impostata una terapia antimicotica con itraconazolo 10 mg/kg q24h per via orale e terbinafina 1% (Lamisil®) localmente q12h. Tale terapia si è rilevata efficace inizialmente nel ridurre l’estensione delle lesioni cutanee, tuttavia, tuttavia nei successivi 15 giorni l’aggravamento progressivo delle condizioni cliniche ha indotto a procedere con l’eutanasia del soggetto. In campo umano i pazienti con diabete rappresentano una elevata percentuale dei soggetti con mucormicosi e la localizzazione rino-orbito-cerebrale è fra le più frequenti, come pure R. orizae è l’agente eziologico più frequentemente identificato (Cornely et al., 2014, l.c.). In letteratura non sono invece documentate nel cane infezioni sostenute da Mucorales, in conclusione questo è il primo caso di mucormicosi descritta in un cane che, analogamente a quanto riportato nell’uomo, presentava grave immunodepressione secondaria a diabete mellito, in questo caso associato anche ad ipercortisolismo. L’impossibilità di effettuare un trattamento terapeutico di elezione e la mancanza di casistica in letteratura non consentono di valutare in termini prognostici l’impatto di questa infezione nel cane.

S. Corradini, M. Giunti, O. Capitani, M. Morini, E. Dannaoui, J. Guillot, et al. (2014). UN CASO DI MUCORMICOSI CANINA. Verona : Stamato in proprio dal omitato organizzatore FIMUA.

UN CASO DI MUCORMICOSI CANINA

CORRADINI, SARA;GIUNTI, MASSIMO;CAPITANI, OMBRETTA;MORINI, MARIA;TAMPIERI, MARIA PAOLA;GALUPPI, ROBERTA
2014

Abstract

Le mucormicosi sono infezioni fungine molto invasive e aggressive causate da miceti appartenenti all’ordine Mucorales. In medicina umana colpiscono prevalentemente pazienti con fattori predisponenti quali granulocitopenia, immunosoppressione, diabete mellito e traumi penetranti (Cornely et al., 2014, Clin microbiol infect, 20 (suppl 3) 5-26). Noi riportiamo un caso di un cane maschio meticcio di 9 anni affetto da ipercortisolismo e diabete mellito in cura con trilostano 40mg q24h per via orale (Vetoryl®) ed insulina (Caninsulin®) 12UI q12h per via sottocutanea. Il soggetto è stato presentato presso l’Ospedale Didattico Veterinario dell’Università di Bologna per una tumefazione a livello di regione periorbitale destra insorta da circa un mese. La lesione si presentava ulcerata con gemizio di materiale purulento ed edema perilesionale. Il soggetto presentava inoltre poliuria/polidipsia, polifagia, addome a botte e malattia parodontale grave. In diagnosi differenziale sono state considerate: fistola odontopatica, piodermite secondaria a presenza di corpi estranei e/o trauma, anche se non riportato, o un processo neoplastico. Il protocollo diagnostico ha incluso: esame emocromocitometrico, profilo biochimico, esame delle urine, tamponi cutanei per esame batteriologico con antibiogramma, agoaspirato per valutazione citologica. Gli esami emato-biochimici hanno mostrato alterazioni compatibili con ipercortisolismo e diabete mellito non controllati. L’esame colturale rilevava la presenza di Staphylococcus pseudointermedius, E.coli e Acinetobacter baummanni/calcoaceticus sensibili unicamente ad amikacina ed imipenem. E’ stata dunque intrapresa una terapia antibiotica con amikacina (15 mg/kg q12h per via endovenosa), che ha determinato un miglioramento parziale e transitorio del quadro clinico. L’esame citologico ha messo in evidenza un quadro di infiammazione cronica piogranulomatosa e presenza di ife non settate. Il dato è stato confermato da un esame istologico su biopsie cutanee della lesione periorbitale. L’esame colturale ha condotto all’isolamento di un micete a rapida crescita riconducibile a Mucorales. L’analisi molecolare ha permesso di identificare l’isolato come Rhizopus oryzae. L’approccio terapeutico previsto in medicina umana è multimodale ed include il controllo della patologia sottostante, l’utilizzo di antimicotici e l’eventuale rimozione chirurgica del tessuto necrotico, quando possibile. In medicina umana i principi attivi raccomandati sono le soluzioni liposomiali di amfotericina B e il posaconazolo (Cornely et al, 2014 l.c.). Non essendo stato possibile impiegare queste formulazioni visti gli elevati costi, è stata impostata una terapia antimicotica con itraconazolo 10 mg/kg q24h per via orale e terbinafina 1% (Lamisil®) localmente q12h. Tale terapia si è rilevata efficace inizialmente nel ridurre l’estensione delle lesioni cutanee, tuttavia, tuttavia nei successivi 15 giorni l’aggravamento progressivo delle condizioni cliniche ha indotto a procedere con l’eutanasia del soggetto. In campo umano i pazienti con diabete rappresentano una elevata percentuale dei soggetti con mucormicosi e la localizzazione rino-orbito-cerebrale è fra le più frequenti, come pure R. orizae è l’agente eziologico più frequentemente identificato (Cornely et al., 2014, l.c.). In letteratura non sono invece documentate nel cane infezioni sostenute da Mucorales, in conclusione questo è il primo caso di mucormicosi descritta in un cane che, analogamente a quanto riportato nell’uomo, presentava grave immunodepressione secondaria a diabete mellito, in questo caso associato anche ad ipercortisolismo. L’impossibilità di effettuare un trattamento terapeutico di elezione e la mancanza di casistica in letteratura non consentono di valutare in termini prognostici l’impatto di questa infezione nel cane.
2014
Abstract book XII Congresso Nazionale FIMUA
29
29
S. Corradini, M. Giunti, O. Capitani, M. Morini, E. Dannaoui, J. Guillot, et al. (2014). UN CASO DI MUCORMICOSI CANINA. Verona : Stamato in proprio dal omitato organizzatore FIMUA.
S. Corradini; M. Giunti; O. Capitani; M. Morini; E. Dannaoui; J. Guillot; M.P. Tampieri; R. Galuppi
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