Gli aeroporti di medio-grandi dimensioni, data la grande importanza che rivestono nello sviluppo economico del territorio, non possono essere considerati come semplici nodi della rete di trasporto aereo. Allo stesso tempo, inoltre, essi costituiscono fonti importanti di emissioni di CO2 e di rilascio di sostanze inquinanti, esercitando in tal modo un impatto ambientale non trascurabile. L’obiettivo di questo articolo è di illustrare l’applicazione di una metodologia per la valutazione della carbon footprint di un aeroporto attraverso la stima di fattori di emissione unitari (FEU) riferiti alle variabili di traffico caratteristiche di un aeroporto (passeggeri e movimenti) e ad alcune macrocategorie di emissione (energia consumata, handling e ciclo LTO). L’articolo propone l’applicazione della metodologia all’aeroporto “G.Marconi” di Bologna che, nell’anno di riferimento dell’analisi (2013), ha superato per la prima volta la soglia dei 6 milioni di passeggeri. Dagli scenari proposti sono emersi benefici ambientali, in termini di riduzione di CO2, grazie ad interventi riguardanti il miglioramento tecnologico delle centrali fisse di produzione di energia e dei veicoli handling, oltre che dalla riduzione dei tempi delle fasi di rullaggio degli aeromobili. Da un’analisi di trend futuri di traffico risulta che una diminuzione del numero di movimenti, anche a fronte di un incremento dei passeggeri comporta una riduzione della stima totale delle emissioni di CO2.
Nanni Costa F.P., Barilli T., Mantecchini L. (2014). Trasporto aereo ed emissioni climalteranti: una proposta di metodologia per la stima della carbon footprint di un aeroporto. INARCOS, 738, 50-63.
Trasporto aereo ed emissioni climalteranti: una proposta di metodologia per la stima della carbon footprint di un aeroporto
MANTECCHINI, LUCA
2014
Abstract
Gli aeroporti di medio-grandi dimensioni, data la grande importanza che rivestono nello sviluppo economico del territorio, non possono essere considerati come semplici nodi della rete di trasporto aereo. Allo stesso tempo, inoltre, essi costituiscono fonti importanti di emissioni di CO2 e di rilascio di sostanze inquinanti, esercitando in tal modo un impatto ambientale non trascurabile. L’obiettivo di questo articolo è di illustrare l’applicazione di una metodologia per la valutazione della carbon footprint di un aeroporto attraverso la stima di fattori di emissione unitari (FEU) riferiti alle variabili di traffico caratteristiche di un aeroporto (passeggeri e movimenti) e ad alcune macrocategorie di emissione (energia consumata, handling e ciclo LTO). L’articolo propone l’applicazione della metodologia all’aeroporto “G.Marconi” di Bologna che, nell’anno di riferimento dell’analisi (2013), ha superato per la prima volta la soglia dei 6 milioni di passeggeri. Dagli scenari proposti sono emersi benefici ambientali, in termini di riduzione di CO2, grazie ad interventi riguardanti il miglioramento tecnologico delle centrali fisse di produzione di energia e dei veicoli handling, oltre che dalla riduzione dei tempi delle fasi di rullaggio degli aeromobili. Da un’analisi di trend futuri di traffico risulta che una diminuzione del numero di movimenti, anche a fronte di un incremento dei passeggeri comporta una riduzione della stima totale delle emissioni di CO2.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.