Il cancro batterico dell’actinidia, provocato dal batterio Pseudomonas syringae pv. actinidiae, è la più importante patologia del kiwi a livello mondiale. È stata osservata in alcuni ceppi batterici la produzione di fattori di virulenza, quali coronatina ed etilene, potenzialmente in grado di inibire nell’ospite le risposte immunitarie dipendenti da acido salicilico. La coronatina, infatti, è un analogo dell’acido giasmonico che ha generalmente un effetto antagonista all’acido salicilico. Pertanto, si è provata l’efficacia di vari trattamenti esogeni a base di molecole segnale e noti induttori di resistenza per contenere la gravità del cancro batterico. I trattamenti sono stati effettuati 2 settimane prima dell’inoculo con l’acido salicilico ed il suo analogo funzionale, benzotiadiazolo; l’acido absissico per il suo coinvolgimento nelle prime fasi della patogenesi (inclusa la chiusura degli stomi) e l’acido β-aminobutirrico, il cui meccanismo di induzione di resistenza non è noto. Il benzotiadiazolo, ed in minor misura l’acido salicilico, si sono mostrati molto efficaci nel contenimento della malattia. In particolare, il benzotiadiazolo ha avuto effetto sia su Actinidia deliciosa, sia su A. chinensis, e tanto per via fogliare quanto per via radicale; inoltre, pretrattamenti fino a 4 settimane prima dell’inoculo hanno conferito resistenza. L’acido salicilico, invece, non ha avuto successo su A. chinensis, né per via radicale. L’irrorazione di acido β-aminobutirrico ha ridotto leggermente, ma significativamente i sintomi su entrambe le specie. L’acido abscissico ha avuto effetto protettivo solo per via radicale, mentre ha peggiorato i sintomi in seguito a trattamento fogliare. In base a tali risultati, si conclude che l’induzione di resistenza può essere efficace nel controllo del cancro batterico dell’actinidia, in particolare con composti che stimolano le risposte dipendenti da acido salicilico.

Induzione di resistenza per il controllo del cancro batterico dell'Actinidia

FIORENTINI, LUCA;CELLINI, ANTONIO;DONATI, IRENE;COSTA, GUGLIELMO;SPINELLI, FRANCESCO
2013

Abstract

Il cancro batterico dell’actinidia, provocato dal batterio Pseudomonas syringae pv. actinidiae, è la più importante patologia del kiwi a livello mondiale. È stata osservata in alcuni ceppi batterici la produzione di fattori di virulenza, quali coronatina ed etilene, potenzialmente in grado di inibire nell’ospite le risposte immunitarie dipendenti da acido salicilico. La coronatina, infatti, è un analogo dell’acido giasmonico che ha generalmente un effetto antagonista all’acido salicilico. Pertanto, si è provata l’efficacia di vari trattamenti esogeni a base di molecole segnale e noti induttori di resistenza per contenere la gravità del cancro batterico. I trattamenti sono stati effettuati 2 settimane prima dell’inoculo con l’acido salicilico ed il suo analogo funzionale, benzotiadiazolo; l’acido absissico per il suo coinvolgimento nelle prime fasi della patogenesi (inclusa la chiusura degli stomi) e l’acido β-aminobutirrico, il cui meccanismo di induzione di resistenza non è noto. Il benzotiadiazolo, ed in minor misura l’acido salicilico, si sono mostrati molto efficaci nel contenimento della malattia. In particolare, il benzotiadiazolo ha avuto effetto sia su Actinidia deliciosa, sia su A. chinensis, e tanto per via fogliare quanto per via radicale; inoltre, pretrattamenti fino a 4 settimane prima dell’inoculo hanno conferito resistenza. L’acido salicilico, invece, non ha avuto successo su A. chinensis, né per via radicale. L’irrorazione di acido β-aminobutirrico ha ridotto leggermente, ma significativamente i sintomi su entrambe le specie. L’acido abscissico ha avuto effetto protettivo solo per via radicale, mentre ha peggiorato i sintomi in seguito a trattamento fogliare. In base a tali risultati, si conclude che l’induzione di resistenza può essere efficace nel controllo del cancro batterico dell’actinidia, in particolare con composti che stimolano le risposte dipendenti da acido salicilico.
2013
ACTA ITALUS HORTUS
36
36
Fiorentini L; Cellini A; Donati I; Vanneste J; Costa G; Spinelli F
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/413422
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact