Un cane segugio, femmina di 7 mesi veniva portato alla visita per anoressia, dispnea e perdita di peso riscontrati nelle due settimane precedenti; alla visita clinica il cane aveva temperatura elevata (40°) ed era letargico. All’esame dermatologico si rilevava la presenza di 2 masse sottocutanee non alopeciche, una sulla parte sinistra del tronco di 1.2-1.5 cm di diametro e l’altra sulla zona lombare destra delle dimensioni di 2.5 cm. L’esame radiografico del torace e dell’addome evidenziava masse disseminate su polmone, pleura, fegato e milza. Per una prima differenziazione tra lesione infiammatoria e neoplastica veniva effettuato un prelievo citologico per agoaspirazione da una delle masse cutanee. Il preparato, colorato con Diff Quik®, era piuttosto ematico e risultava costituito da due popolazioni cellulari. Una rappresentata da cellule da rotonde a poligonali, pleomorfe, con citoplasma in parte schiumoso di colore chiaro blu-grigiastro e una di cellule fusate con citoplasma debolmente colorato e a margini indistinti. In base al rilievo delle due popolazioni distinte veniva emesso un sospetto diagnostico di sarcoma istiocitario ma non si escludeva l’ipotesi di un sarcoma anaplastico. Nel contempo veniva eseguito un prelievo bioptico per conferma istopatologica. In attesa del referto le condizioni del cane peggioravano e il proprietario optava per l’eutanasia, l’esame necroscopico confermava la presenza di masse metastatiche disseminate su polmoni, pleura parietale, linfonodi mediastinici, pancreas, milza, fegato, reni e linfonodi meseraici. Campioni rappresentativi delle masse metastatiche venivano inviati per esame istologico. In tutti i campioni era presente lo stesso tipo di neoplasia , caratterizzata da proliferazione di cellule fusate organizzate in fasci frammiste a cellule di aspetto istiocitoide e aggregati di piccoli linfociti e neutrofili. Indagini immunoistochimiche per identificare l’istotipo neoplastico davano i seguenti risultati: forte positività citoplasmatica per vimentina, espressione citoplasmatica di α-SMA diffusa ma modesta, debole e occasionale positività per lisozima, negatività per citocheratine AE1/AE3, caderina-E, proteina S100, CD18, CD45, Mac387, fattore-VIII e desmina. I leucociti infiltranti risultavano positivi al CD18, CD45, lisozima e Mac387 mentre la desmina colorava i fasci muscolari infiltrati dalla neoplasia e il fattore-VIII e l’ α-SMA rispettivamente l’endotelio e i periciti dei vasi presenti. In base alle caratteristiche cliniche, citologiche, istologiche ma soprattutto immunoistochimiche si emetteva diagnosi di sarcoma anaplastico. Gli autori ritengono il caso di interesse per due aspetti particolari. La rarità della segnalazione di una neoplasia mesenchimale a comportamento biologico rapido e aggressivo in un soggetto di giovane età e l’aspetto particolarmente difficile inerente la tipizzazione immunoistochimica della neoplasia. L’utilizzo di ampi pannelli anticorpali è spesso non sufficiente ad emettere una diagnosi di certezza in neoplasie fortemente indifferenziate. Il termina sarcoma anaplastico deve essere applicato solo alle neoplasie in cui l’indagine immunoistochimica non abbia consentito di dimostrare l’espressione di specifici marker.

Sarcoma anaplastico in un segugio cucciolo di 6 mesi / Ghibaudo G.; Bettini G.; Abramo F.. - STAMPA. - III:(2007), pp. 29-30. (Intervento presentato al convegno Incontro della Società Italiana di Oncologia Veterinaria - Metodiche di biopsia e interpretazione patologica tenutosi a Cremona nel 3-4 febbraio 2007).

Sarcoma anaplastico in un segugio cucciolo di 6 mesi

BETTINI, GIULIANO;
2007

Abstract

Un cane segugio, femmina di 7 mesi veniva portato alla visita per anoressia, dispnea e perdita di peso riscontrati nelle due settimane precedenti; alla visita clinica il cane aveva temperatura elevata (40°) ed era letargico. All’esame dermatologico si rilevava la presenza di 2 masse sottocutanee non alopeciche, una sulla parte sinistra del tronco di 1.2-1.5 cm di diametro e l’altra sulla zona lombare destra delle dimensioni di 2.5 cm. L’esame radiografico del torace e dell’addome evidenziava masse disseminate su polmone, pleura, fegato e milza. Per una prima differenziazione tra lesione infiammatoria e neoplastica veniva effettuato un prelievo citologico per agoaspirazione da una delle masse cutanee. Il preparato, colorato con Diff Quik®, era piuttosto ematico e risultava costituito da due popolazioni cellulari. Una rappresentata da cellule da rotonde a poligonali, pleomorfe, con citoplasma in parte schiumoso di colore chiaro blu-grigiastro e una di cellule fusate con citoplasma debolmente colorato e a margini indistinti. In base al rilievo delle due popolazioni distinte veniva emesso un sospetto diagnostico di sarcoma istiocitario ma non si escludeva l’ipotesi di un sarcoma anaplastico. Nel contempo veniva eseguito un prelievo bioptico per conferma istopatologica. In attesa del referto le condizioni del cane peggioravano e il proprietario optava per l’eutanasia, l’esame necroscopico confermava la presenza di masse metastatiche disseminate su polmoni, pleura parietale, linfonodi mediastinici, pancreas, milza, fegato, reni e linfonodi meseraici. Campioni rappresentativi delle masse metastatiche venivano inviati per esame istologico. In tutti i campioni era presente lo stesso tipo di neoplasia , caratterizzata da proliferazione di cellule fusate organizzate in fasci frammiste a cellule di aspetto istiocitoide e aggregati di piccoli linfociti e neutrofili. Indagini immunoistochimiche per identificare l’istotipo neoplastico davano i seguenti risultati: forte positività citoplasmatica per vimentina, espressione citoplasmatica di α-SMA diffusa ma modesta, debole e occasionale positività per lisozima, negatività per citocheratine AE1/AE3, caderina-E, proteina S100, CD18, CD45, Mac387, fattore-VIII e desmina. I leucociti infiltranti risultavano positivi al CD18, CD45, lisozima e Mac387 mentre la desmina colorava i fasci muscolari infiltrati dalla neoplasia e il fattore-VIII e l’ α-SMA rispettivamente l’endotelio e i periciti dei vasi presenti. In base alle caratteristiche cliniche, citologiche, istologiche ma soprattutto immunoistochimiche si emetteva diagnosi di sarcoma anaplastico. Gli autori ritengono il caso di interesse per due aspetti particolari. La rarità della segnalazione di una neoplasia mesenchimale a comportamento biologico rapido e aggressivo in un soggetto di giovane età e l’aspetto particolarmente difficile inerente la tipizzazione immunoistochimica della neoplasia. L’utilizzo di ampi pannelli anticorpali è spesso non sufficiente ad emettere una diagnosi di certezza in neoplasie fortemente indifferenziate. Il termina sarcoma anaplastico deve essere applicato solo alle neoplasie in cui l’indagine immunoistochimica non abbia consentito di dimostrare l’espressione di specifici marker.
2007
Atti SIONCOV
29
30
Sarcoma anaplastico in un segugio cucciolo di 6 mesi / Ghibaudo G.; Bettini G.; Abramo F.. - STAMPA. - III:(2007), pp. 29-30. (Intervento presentato al convegno Incontro della Società Italiana di Oncologia Veterinaria - Metodiche di biopsia e interpretazione patologica tenutosi a Cremona nel 3-4 febbraio 2007).
Ghibaudo G.; Bettini G.; Abramo F.
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