Cacyreus marshalli (Lep.: Lycaenidae), originario del Sudafrica, si sviluppa principalmente a spese di piante appartenenti ai generi Pelargonium e Geranium. A partire dalle Isole Baleari, dove è stato introdotto negli anni ’80, e il lepidottero ha colonizzato alcuni Paesi dell' Europa mediterranea (compresa l’Italia) dove è divenuto il fitofago più dannoso ai gerani coltivati. In Europa, la prima segnalazione di un insetto antagonista di C. marshalli riguarda Trichogramma evanescens Westwood (Hym.: Trichogrammatidae), sfarfallato da uova raccolte a Cabrils e Lleida in Spagna; nel 2005, a Nocera Inferiore (Campania), sono state inoltre reperite larve di imenotteri parassitoidi endolarvali, nessuno dei quali ha completato lo sviluppo e la cui specie è rimasta, pertanto, indeterminata. Viene qui segnalato il primo caso in Europa di parassitizzazione di C. marshalli ad opera del dittero tachinide indigeno Aplomya confinis (Fallen), parassitoide solitario endolarvale a uova macrotipiche, noto soprattutto come antagonista di Lycaenidae. Un singolo esemplare è stato ottenuto nell’ottobre 2006 da una larva di C. marshalli posta in allevamento. La larva era stata raccolta nel settembre dello stesso anno su una piantina di Pelargonium sp. in un terreno incolto a Scafati. A. confinis, unica specie del genere Aplomya in Italia, è distribuita su tutto il territorio nazionale. La parassitizzazione di un licenide esotico da parte di questo parassitoide può dipendere sia dalla sua elevata polifagia, che dal pattern morfo-cromatico di alcuni suoi ospiti abituali, quali Lycaena phlaeas (L.) e Eumedonia eumenodon (Esper) le cui larve sono simili a quella di C. marshalli: gli stimoli visivi sono infatti importanti, ai fini dell’ovideposizione, per i tachinidi che ovidepongono sul o nel corpo della vittima. Qualora a questa prima segnalazione ne seguissero altre, potrebbero aprirsi interessanti prospettive ai fini del controllo di C. marshalli.
S. Vicidomini, M.L. Dindo (2006). PRIMA SEGNALAZIONE EUROPEA DI PARASSITIZZAZIONE DI CACYREUS MARSHALLI (BUTLER) (LEPIDOPTERA: LYCAENIDAE) DA PARTE DI UN DITTERO TACHINIDE INDIGENO. ANNALI DEL MUSEO CIVICO DI ROVERETO. SEZIONE: ARCHEOLOGIA, STORIA, SCIENZE NATURALI, 22, 213-218.
PRIMA SEGNALAZIONE EUROPEA DI PARASSITIZZAZIONE DI CACYREUS MARSHALLI (BUTLER) (LEPIDOPTERA: LYCAENIDAE) DA PARTE DI UN DITTERO TACHINIDE INDIGENO
DINDO, MARIA LUISA
2006
Abstract
Cacyreus marshalli (Lep.: Lycaenidae), originario del Sudafrica, si sviluppa principalmente a spese di piante appartenenti ai generi Pelargonium e Geranium. A partire dalle Isole Baleari, dove è stato introdotto negli anni ’80, e il lepidottero ha colonizzato alcuni Paesi dell' Europa mediterranea (compresa l’Italia) dove è divenuto il fitofago più dannoso ai gerani coltivati. In Europa, la prima segnalazione di un insetto antagonista di C. marshalli riguarda Trichogramma evanescens Westwood (Hym.: Trichogrammatidae), sfarfallato da uova raccolte a Cabrils e Lleida in Spagna; nel 2005, a Nocera Inferiore (Campania), sono state inoltre reperite larve di imenotteri parassitoidi endolarvali, nessuno dei quali ha completato lo sviluppo e la cui specie è rimasta, pertanto, indeterminata. Viene qui segnalato il primo caso in Europa di parassitizzazione di C. marshalli ad opera del dittero tachinide indigeno Aplomya confinis (Fallen), parassitoide solitario endolarvale a uova macrotipiche, noto soprattutto come antagonista di Lycaenidae. Un singolo esemplare è stato ottenuto nell’ottobre 2006 da una larva di C. marshalli posta in allevamento. La larva era stata raccolta nel settembre dello stesso anno su una piantina di Pelargonium sp. in un terreno incolto a Scafati. A. confinis, unica specie del genere Aplomya in Italia, è distribuita su tutto il territorio nazionale. La parassitizzazione di un licenide esotico da parte di questo parassitoide può dipendere sia dalla sua elevata polifagia, che dal pattern morfo-cromatico di alcuni suoi ospiti abituali, quali Lycaena phlaeas (L.) e Eumedonia eumenodon (Esper) le cui larve sono simili a quella di C. marshalli: gli stimoli visivi sono infatti importanti, ai fini dell’ovideposizione, per i tachinidi che ovidepongono sul o nel corpo della vittima. Qualora a questa prima segnalazione ne seguissero altre, potrebbero aprirsi interessanti prospettive ai fini del controllo di C. marshalli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.