In uno scenario come quello attuale in cui si sente tanto parlare di “nuove fami-glie”, di “pluralizzazione delle forme familiari”, di nuovi stili di vita, di PACS , di crisi della famiglia sentiamo la necessità di chiarire e di cercare di capire la specificità della famiglia. Questo compito è tutt’altro che semplice, visto che non esiste una defi-nizione univoca di che cos’è famiglia. Dal punto di vista legislativo la Costituzione italiana all’art. 29 afferma che la famiglia è «una società naturale fondata sul matri-monio», ma oggi sembrano emergere con sempre maggiore forza approcci conven-zionalistici (nominalistici e relativistici) che considerano la famiglia solo come una convenzione sociale, un puro nome, un’invenzione. E invece, proprio la crescente va-riabilità degli stili di vita che sembrerebbe far pensare che esistano tanti modelli fami-liari quanti gli individui ne possano scegliere in base a preferenze personali indica in-vece che siamo di fronte a un processo socio-culturale di ri-differenziazione della fa-miglia (Donati 2001a; Hantrais e Letablier 1994). Si può affermare poi che la famiglia è un’istituzione sociale che cambia in continuazione, si trasforma, ma non segue un processo di sviluppo lineare come pensavano gli evoluzionisti bensì di morfogenesi (Archer 1997) cioè come processualità che ha una dinamica precisa, descrivibile e os-servabile nel tempo come condizionamento reciproco tra fattori identificabili e non casuali che si muovono in una logica di vincoli e risorse e in un certo senso debbono corrispondere a esigenze di sostenibilità in re. Letti sotto questa luce, osserva Donati (2001a) i cambiamenti della famiglia sono un composto di mutamenti delle strutture sociali e dei modelli culturali.
F. Bertocchi (2006). Perchè la famiglia è un'istituzione sociale unica e infungibile. SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI, 9, 135-152.
Perchè la famiglia è un'istituzione sociale unica e infungibile
BERTOCCHI, FEDERICA
2006
Abstract
In uno scenario come quello attuale in cui si sente tanto parlare di “nuove fami-glie”, di “pluralizzazione delle forme familiari”, di nuovi stili di vita, di PACS , di crisi della famiglia sentiamo la necessità di chiarire e di cercare di capire la specificità della famiglia. Questo compito è tutt’altro che semplice, visto che non esiste una defi-nizione univoca di che cos’è famiglia. Dal punto di vista legislativo la Costituzione italiana all’art. 29 afferma che la famiglia è «una società naturale fondata sul matri-monio», ma oggi sembrano emergere con sempre maggiore forza approcci conven-zionalistici (nominalistici e relativistici) che considerano la famiglia solo come una convenzione sociale, un puro nome, un’invenzione. E invece, proprio la crescente va-riabilità degli stili di vita che sembrerebbe far pensare che esistano tanti modelli fami-liari quanti gli individui ne possano scegliere in base a preferenze personali indica in-vece che siamo di fronte a un processo socio-culturale di ri-differenziazione della fa-miglia (Donati 2001a; Hantrais e Letablier 1994). Si può affermare poi che la famiglia è un’istituzione sociale che cambia in continuazione, si trasforma, ma non segue un processo di sviluppo lineare come pensavano gli evoluzionisti bensì di morfogenesi (Archer 1997) cioè come processualità che ha una dinamica precisa, descrivibile e os-servabile nel tempo come condizionamento reciproco tra fattori identificabili e non casuali che si muovono in una logica di vincoli e risorse e in un certo senso debbono corrispondere a esigenze di sostenibilità in re. Letti sotto questa luce, osserva Donati (2001a) i cambiamenti della famiglia sono un composto di mutamenti delle strutture sociali e dei modelli culturali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.