Stiamo oggi attraversando una profonda crisi che, a causa del fenomeno della globalizzazione, ha straripato dai confini statunitensi da cui aveva avuto origine nel tardo 2007 per riversarsi su tutto il sistema nella sua interezza. Le ragioni della crisi globale sono numericamente molteplici, ma a ben guardare tutte riconducibili ad un’unica, profonda, causa comune: l’insostenibilità del modello di sviluppo dominante. Infatti, a entrare in sofferenza è in definitiva il modello di sviluppo teorizzato dall’economia neoclassica, basato sulla crescita come (unico) indicatore di benessere. Tale situazione è aggravata dalla diffusa percezione che le diverse crisi in atto (finanziaria, economica, energetica, climatica, ambientale, sociale) possano essere affrontate e risolte separatamente le une dalle altre. Siffatta impostazione deriva fondamentalmente dalla tendenza alla parcellizzazione e compartimentalizzazione dell’agire e della conoscenza. La nostra evoluzione culturale, infatti, sempre più si sta orientando verso la specializzazione, rafforzata anche dalla tradizionale separazione accademica tra scienze sociali e scienze naturali. Va però tenuto presente che la diminuzione della complessità in un ecosistema porta generalmente a una diminuzione della sua stabilità, così come la specializzazione rende fragile una specie. È quindi necessario recuperare una visione olistica che dia ragione della complessità delle interazioni tra sistemi naturali e sistemi sociali. Nel villaggio globale, infatti, la complessità è la norma e le uniche soluzioni potenzialmente efficaci sono quelle che affrontano in modo sistemico i diversi problemi mediante la ricerca di soluzioni integrate e un approccio transdisciplinare. Entro tale cornice e su tali premesse, il presente articolo, prendendo le mosse dai tratti essenziali della Sustainability Science e dalla ricognizione del suo sviluppo a livello internazionale, descrive la nuova esperienza italiana in materia di Sustainability Science avviata con la recente costituzione della “Italian Association of Sustainability Science”.
F. Volpe (2014). L’esperienza italiana sulla Scienza della Sostenibilità: la Italian Association for Sustainability Science. RIVISTA GIURIDICA DELL'AMBIENTE, XXIX, 109-114.
L’esperienza italiana sulla Scienza della Sostenibilità: la Italian Association for Sustainability Science
VOLPE, FRANCESCA
2014
Abstract
Stiamo oggi attraversando una profonda crisi che, a causa del fenomeno della globalizzazione, ha straripato dai confini statunitensi da cui aveva avuto origine nel tardo 2007 per riversarsi su tutto il sistema nella sua interezza. Le ragioni della crisi globale sono numericamente molteplici, ma a ben guardare tutte riconducibili ad un’unica, profonda, causa comune: l’insostenibilità del modello di sviluppo dominante. Infatti, a entrare in sofferenza è in definitiva il modello di sviluppo teorizzato dall’economia neoclassica, basato sulla crescita come (unico) indicatore di benessere. Tale situazione è aggravata dalla diffusa percezione che le diverse crisi in atto (finanziaria, economica, energetica, climatica, ambientale, sociale) possano essere affrontate e risolte separatamente le une dalle altre. Siffatta impostazione deriva fondamentalmente dalla tendenza alla parcellizzazione e compartimentalizzazione dell’agire e della conoscenza. La nostra evoluzione culturale, infatti, sempre più si sta orientando verso la specializzazione, rafforzata anche dalla tradizionale separazione accademica tra scienze sociali e scienze naturali. Va però tenuto presente che la diminuzione della complessità in un ecosistema porta generalmente a una diminuzione della sua stabilità, così come la specializzazione rende fragile una specie. È quindi necessario recuperare una visione olistica che dia ragione della complessità delle interazioni tra sistemi naturali e sistemi sociali. Nel villaggio globale, infatti, la complessità è la norma e le uniche soluzioni potenzialmente efficaci sono quelle che affrontano in modo sistemico i diversi problemi mediante la ricerca di soluzioni integrate e un approccio transdisciplinare. Entro tale cornice e su tali premesse, il presente articolo, prendendo le mosse dai tratti essenziali della Sustainability Science e dalla ricognizione del suo sviluppo a livello internazionale, descrive la nuova esperienza italiana in materia di Sustainability Science avviata con la recente costituzione della “Italian Association of Sustainability Science”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.