Introduzione Nell’ambito di un ampio studio auxologico sulla popolazione adolescente bolognese condotto in collaborazione tra Università e Dipartimento di Cure Primarie (A.U.S.L.,città di Bologna) è stato analizzato l’influenza di uno stile di vita attivo o inattivo sull’accrescimento dell’adolescente, con particolare riferimento all’incidenza di sovrappeso e obesità. Metodi Il campione totale è costituito da 746 individui di età compresa fra gli 11 e i 14 anni (397 maschi e 349 femmine). Tramite intervista diretta è stato richiesto ai soggetti di indicare se praticassero sport, quale tipo di sport, quante ore di allenamento settimanale e da quanto tempo sostenessero questo ritmo e, inoltre, quante ore trascorressero davanti al computer o alla televisione. Sono state rilevate caratteristiche antropometriche fondamentali quali peso, statura e pannicoli adiposi bicipitale e sottoscapolare. E’ stato calcolato l’indice di massa corporea (kg/m2) e i soggetti sono stati classificati con i cut off per l’Italia settentrionale di Cacciari et al. (2002). Tramite il t di student si sono verificate le eventuali differenze esistenti nelle caratteristiche antropometriche in relazione allo stile di vita. Risultati Dall’analisi delle ore trascorse davanti alla televisione e/o al computer emerge una differenza di stile di vita tra i due sessi. Infatti, mentre nei maschi le percentuali si equivalgono nelle tre categorie, una vasta maggioranza delle femmine rientra nella seconda fascia (3-4 ore) e una minima parte nella terza fascia. I maschi del nostro campione praticano, in media, più ore di attività fisica durante la settimana rispetto alle coetanee, confermando quanto già osservato in letteratura (Malina et al., 2004). La percentuale più elevata di soggetti si ha nella fascia fra 3 e 4 ore di allenamento settimanale per il sesso maschile, fra 1 e 2 ore per le femmine. Una percentuale elevata dei soggetti pratica almeno uno sport e la maggioranza di loro ha iniziato a praticare sport poco dopo il compimento del sesto anno di vita. Fino ai 13 anni non si evidenziano differenze significative fra sportivi e non sportivi, ma si sottolineano comunque valori medi superiori in statura e valori medi inferiori nello spessore delle pliche sottocutanee per i soggetti praticanti un’attività fisica. A 14 anni per entrambi i sessi le differenze antropometriche in relazione alla pratica sportiva divengono significative ai test statistici. Considerando la pratica sportiva non si evidenziano differenze tra sportivi e non sportivi rispetto alle ore trascorse davanti alla televisione. Si riscontrano, invece, differenze nelle percentuali di sovrappeso e obesità, maggiori, per entrambi i sessi, fra i soggetti che non praticano sport. Tale dato risulta particolarmente evidente se vengono considerate, ad esempio, le due categorie estreme, ossia chi pratica meno di 2 ore di allenamento settimanale e chi pratica sport per più di 4 ore. Risultati analoghi si ottengono dall’analisi delle ore trascorse davanti alla televisione, da cui emerge che i soggetti maggiormente inattivi (>4 ore) presentano le percentuali di sovrappeso più elevate. Discussione e conclusioni Tenuto conto del ridotto numero di ore dedicato alla pratica sportiva durante l’orario scolastico, l’attività fisica regolare extra scolastica si conferma un mezzo adatto a favorire la crescita in senso integrato. I risultati mostrano un’interazione positiva fra sport e accrescimento in relazione a una minore incidenza di sovrappeso e obesità fra i ragazzi regolarmente attivi e un’interazione negativa fra inattività e crescita in relazione alla maggior percentuale di sovrappeso riscontrata nei soggetti sedentari.
Argnani Lisa, Toselli Stefania, Ruffilli Isa, Gualdi Russo Emanuela (2005). Stile di vita e obesità nell’adolescente. s.l : s.n.
Stile di vita e obesità nell’adolescente
ARGNANI, LISA;TOSELLI, STEFANIA;
2005
Abstract
Introduzione Nell’ambito di un ampio studio auxologico sulla popolazione adolescente bolognese condotto in collaborazione tra Università e Dipartimento di Cure Primarie (A.U.S.L.,città di Bologna) è stato analizzato l’influenza di uno stile di vita attivo o inattivo sull’accrescimento dell’adolescente, con particolare riferimento all’incidenza di sovrappeso e obesità. Metodi Il campione totale è costituito da 746 individui di età compresa fra gli 11 e i 14 anni (397 maschi e 349 femmine). Tramite intervista diretta è stato richiesto ai soggetti di indicare se praticassero sport, quale tipo di sport, quante ore di allenamento settimanale e da quanto tempo sostenessero questo ritmo e, inoltre, quante ore trascorressero davanti al computer o alla televisione. Sono state rilevate caratteristiche antropometriche fondamentali quali peso, statura e pannicoli adiposi bicipitale e sottoscapolare. E’ stato calcolato l’indice di massa corporea (kg/m2) e i soggetti sono stati classificati con i cut off per l’Italia settentrionale di Cacciari et al. (2002). Tramite il t di student si sono verificate le eventuali differenze esistenti nelle caratteristiche antropometriche in relazione allo stile di vita. Risultati Dall’analisi delle ore trascorse davanti alla televisione e/o al computer emerge una differenza di stile di vita tra i due sessi. Infatti, mentre nei maschi le percentuali si equivalgono nelle tre categorie, una vasta maggioranza delle femmine rientra nella seconda fascia (3-4 ore) e una minima parte nella terza fascia. I maschi del nostro campione praticano, in media, più ore di attività fisica durante la settimana rispetto alle coetanee, confermando quanto già osservato in letteratura (Malina et al., 2004). La percentuale più elevata di soggetti si ha nella fascia fra 3 e 4 ore di allenamento settimanale per il sesso maschile, fra 1 e 2 ore per le femmine. Una percentuale elevata dei soggetti pratica almeno uno sport e la maggioranza di loro ha iniziato a praticare sport poco dopo il compimento del sesto anno di vita. Fino ai 13 anni non si evidenziano differenze significative fra sportivi e non sportivi, ma si sottolineano comunque valori medi superiori in statura e valori medi inferiori nello spessore delle pliche sottocutanee per i soggetti praticanti un’attività fisica. A 14 anni per entrambi i sessi le differenze antropometriche in relazione alla pratica sportiva divengono significative ai test statistici. Considerando la pratica sportiva non si evidenziano differenze tra sportivi e non sportivi rispetto alle ore trascorse davanti alla televisione. Si riscontrano, invece, differenze nelle percentuali di sovrappeso e obesità, maggiori, per entrambi i sessi, fra i soggetti che non praticano sport. Tale dato risulta particolarmente evidente se vengono considerate, ad esempio, le due categorie estreme, ossia chi pratica meno di 2 ore di allenamento settimanale e chi pratica sport per più di 4 ore. Risultati analoghi si ottengono dall’analisi delle ore trascorse davanti alla televisione, da cui emerge che i soggetti maggiormente inattivi (>4 ore) presentano le percentuali di sovrappeso più elevate. Discussione e conclusioni Tenuto conto del ridotto numero di ore dedicato alla pratica sportiva durante l’orario scolastico, l’attività fisica regolare extra scolastica si conferma un mezzo adatto a favorire la crescita in senso integrato. I risultati mostrano un’interazione positiva fra sport e accrescimento in relazione a una minore incidenza di sovrappeso e obesità fra i ragazzi regolarmente attivi e un’interazione negativa fra inattività e crescita in relazione alla maggior percentuale di sovrappeso riscontrata nei soggetti sedentari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.