Nella decisione Baka v. Hungary del 27 maggio 2014 la seconda sezione della Corte europea dei diritti dell’uomo ha ritenuto in contrasto con la CEDU la cessazione anticipata dall’incarico di Presidente della Corte suprema subìta dal ricorrente András Baka. Nell’ambito delle radicali riforme realizzate dalla coalizione Fidesz-KDNP, titolare come noto dei due terzi dei seggi parlamentari dopo le elezioni dell’aprile 2010, la Corte suprema ungherese è stata sostituita, con la revisione costituzionale del 2011, dalla Kúria. Nonostante tale organo svolga sostanzialmente le medesime funzioni della Corte suprema, sulla base di alcune norme transitorie è stato stabilito che si dovesse comunque dar luogo a nuove elezioni del Presidente della Kúria facendo cessare dal proprio incarico il giudice Baka tre anni prima della scadenza naturale. Secondo il giudice, ricorrente alla Corte di Strasburgo, tale disciplina transitoria è stata adottata in conseguenza delle osservazioni da lui sollevate nei confronti delle riforme del potere giudiziario proposte dalla nuova maggioranza. La Corte di Strasburgo ritiene che nel caso di specie siano stati violati sia l’art. 6 sia l’art. 10 della CEDU.
C. Bologna (2014). Baka c. Ungheria: Strasburgo condanna il «prepensionamento» del Presidente della Corte suprema per le opinioni espresse. QUADERNI COSTITUZIONALI, 3, 750-753.
Baka c. Ungheria: Strasburgo condanna il «prepensionamento» del Presidente della Corte suprema per le opinioni espresse
BOLOGNA, CHIARA
2014
Abstract
Nella decisione Baka v. Hungary del 27 maggio 2014 la seconda sezione della Corte europea dei diritti dell’uomo ha ritenuto in contrasto con la CEDU la cessazione anticipata dall’incarico di Presidente della Corte suprema subìta dal ricorrente András Baka. Nell’ambito delle radicali riforme realizzate dalla coalizione Fidesz-KDNP, titolare come noto dei due terzi dei seggi parlamentari dopo le elezioni dell’aprile 2010, la Corte suprema ungherese è stata sostituita, con la revisione costituzionale del 2011, dalla Kúria. Nonostante tale organo svolga sostanzialmente le medesime funzioni della Corte suprema, sulla base di alcune norme transitorie è stato stabilito che si dovesse comunque dar luogo a nuove elezioni del Presidente della Kúria facendo cessare dal proprio incarico il giudice Baka tre anni prima della scadenza naturale. Secondo il giudice, ricorrente alla Corte di Strasburgo, tale disciplina transitoria è stata adottata in conseguenza delle osservazioni da lui sollevate nei confronti delle riforme del potere giudiziario proposte dalla nuova maggioranza. La Corte di Strasburgo ritiene che nel caso di specie siano stati violati sia l’art. 6 sia l’art. 10 della CEDU.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.