Introduzione La ricerca valutativa ha mostrato risultati incoraggianti circa l’utilità delle pratiche di orientamento, anche se in molti studi non è chiaro il legame tra l'esito considerato e la finalità e le modalità dell’intervento oggetto di valutazione. In linea con la necessità di approfondire i meccanismi attraverso i quali un intervento raggiunge i risultati prefissati, il presente studio intende esplorare come un intervento orientativo di gruppo centrato sull’incremento della career decision making self-efficacy (Betz et al., 1996) possa favorire il superamento della transizione post-diploma, sostenendo l’esplorazione di carriera e riducendo l'ansia decisionale. Obiettivo L’obiettivo è utilizzare un approccio dinamico per verificare se l’incremento di career decision making self efficacy prodotto dall’intervento favorisca comportamenti esplorativi e riduca l’ansia decisionale. Si ipotizza inoltre l’effetto moderatore delle aspettative e della motivazione al cambiamento manifestate prima dell’intervento. Metodo E’ stato condotto uno studio longitudinale in due tempi (prima e dopo l’intervento). Sono stati coinvolti 280 studenti (età media 17 anni, 36% femmine). Risultati L’analisi multilivello mostra che l'intervento è efficace per aumentare il livello di career decision making self efficacy. L’incremento dell’ autoefficacia osservato alla fine dell’intervento ha un effetto positivo sull’esplorazione di carriera, e che tale effetto è più basso per i partecipanti con alte aspettative iniziali. Inoltre, l’incremento dell’autoefficacia ha un effetto negativo sull’ansia decisionale nel caso in cui i partecipanti mostrino basso livello di motivazione al cambiamento. Conclusioni I risultati oltre a confermare il ruolo centrale dell’autoefficacia nel processo di esplorazione aprono diversi punti di riflessione sulla valutazione delle pratiche di orientamento.
CAREER DECISION MAKING SELF-EFFICACY: LEVA PER IL CAMBIAMENTO NEL PROCESSO DI ORIENTAMENTO
GUGLIELMI, DINA;CHIESA, RITA;
2014
Abstract
Introduzione La ricerca valutativa ha mostrato risultati incoraggianti circa l’utilità delle pratiche di orientamento, anche se in molti studi non è chiaro il legame tra l'esito considerato e la finalità e le modalità dell’intervento oggetto di valutazione. In linea con la necessità di approfondire i meccanismi attraverso i quali un intervento raggiunge i risultati prefissati, il presente studio intende esplorare come un intervento orientativo di gruppo centrato sull’incremento della career decision making self-efficacy (Betz et al., 1996) possa favorire il superamento della transizione post-diploma, sostenendo l’esplorazione di carriera e riducendo l'ansia decisionale. Obiettivo L’obiettivo è utilizzare un approccio dinamico per verificare se l’incremento di career decision making self efficacy prodotto dall’intervento favorisca comportamenti esplorativi e riduca l’ansia decisionale. Si ipotizza inoltre l’effetto moderatore delle aspettative e della motivazione al cambiamento manifestate prima dell’intervento. Metodo E’ stato condotto uno studio longitudinale in due tempi (prima e dopo l’intervento). Sono stati coinvolti 280 studenti (età media 17 anni, 36% femmine). Risultati L’analisi multilivello mostra che l'intervento è efficace per aumentare il livello di career decision making self efficacy. L’incremento dell’ autoefficacia osservato alla fine dell’intervento ha un effetto positivo sull’esplorazione di carriera, e che tale effetto è più basso per i partecipanti con alte aspettative iniziali. Inoltre, l’incremento dell’autoefficacia ha un effetto negativo sull’ansia decisionale nel caso in cui i partecipanti mostrino basso livello di motivazione al cambiamento. Conclusioni I risultati oltre a confermare il ruolo centrale dell’autoefficacia nel processo di esplorazione aprono diversi punti di riflessione sulla valutazione delle pratiche di orientamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.