Si rimane subito colpiti dalla struttura sincopata del libro di Zara Finzi, Verso il giardino, che sembra sfuggire ai generi, in bilico fra romanzo, come l’autrice stessa lo definisce, e narrazione autobiografica. Parlo di genere atipico perché oggi la necessità e il bisogno di essere brevi stanno cambiando la struttura dei generi letterari, sempre più frammentati e per rapidi flash. Ho parlato, nella prefazione, di “microracconti” per definire le brevi prose che accompagnano il percorso di vita della scrittrice, che si snoda per la prima volta in forma narrativa, con un forte tributo alla produzione poetica precedente, da La porta della notte a Compensazioni, e in particolare all’ultima raccolta, Per gentile concessione, che presenta un’analoga struttura per prose poetiche aventi a soggetto le figure del padre e della madre.
Loredana Magazzeni (2014). Zara Finzi, Verso il giardino. QUI LIBRI, n.25, 1-2.
Zara Finzi, Verso il giardino
MAGAZZENI, LOREDANA
2014
Abstract
Si rimane subito colpiti dalla struttura sincopata del libro di Zara Finzi, Verso il giardino, che sembra sfuggire ai generi, in bilico fra romanzo, come l’autrice stessa lo definisce, e narrazione autobiografica. Parlo di genere atipico perché oggi la necessità e il bisogno di essere brevi stanno cambiando la struttura dei generi letterari, sempre più frammentati e per rapidi flash. Ho parlato, nella prefazione, di “microracconti” per definire le brevi prose che accompagnano il percorso di vita della scrittrice, che si snoda per la prima volta in forma narrativa, con un forte tributo alla produzione poetica precedente, da La porta della notte a Compensazioni, e in particolare all’ultima raccolta, Per gentile concessione, che presenta un’analoga struttura per prose poetiche aventi a soggetto le figure del padre e della madre.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.