Le Sindromi Coronariche Acute (SCA) spesso si associano a disturbi depressivi che influenzano lo stato di salute del paziente e sono associati ad esiti psicosociali negativi a lungo termine. Tali presupposti implicano la necessità di interventi mirati alla risoluzione degli stati affettivi di questi pazienti. Sebbene i farmaci antidepressivi siano efficaci nel ridurre la depressione in pazienti con SCA, il loro uso nei setting cardiaci rimane controverso. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un trattamento di provata efficacia per la depressione. Anche se l’unico studio che prevedeva un intervento di tipo comportamentale nel ridurre la morbilità e la mortalità cardiache in pazienti con SCA depressi (studio ENRICHD, 2003) ha mostrato che la diminuzione della depressione non è associata ad un miglioramento della sopravvivenza, è necessario verificare in studi ulteriori se il trattamento della depressione possa ridurre il rischio cardiovascolare in questi pazienti. Molti studi sottolineano l’influenza del benessere psicologico nell’alterare la vulnerabilità individuale alla malattia o la qualità di vita. Ryff e Singer hanno ridefinito la specificità del concetto di salute in termini positivi, in base alla considerazione degli aspetti bio-psico-sociali dell’individuo. Gli approcci psicoterapici che si sono focalizzati su diversi aspetti del benessere hanno dimostrato efficacia nel migliorare la qualità di vita nei pazienti affetti da malattie croniche ed invalidanti. La terapia del Well-Being (WBT) sviluppata da GA Fava (1999) è una strategia psicoterapeutica a breve termine, basata sul modello di Ryff, che promuove il benessere. Essa può essere introdotta come ingrediente aggiuntivo della CBT nei setting cardiaci.
Rafanelli C, Gostoli S, Roncuzzi R (2010). Trattamento cognitivo-comportamentale atto anche a promuovere il benessere in pazienti depressi affetti da sindrome coronarica acuta: il progetto TREATED-ACS. MEDICINA PSICOSOMATICA, 55(3), 121-121.
Trattamento cognitivo-comportamentale atto anche a promuovere il benessere in pazienti depressi affetti da sindrome coronarica acuta: il progetto TREATED-ACS.
RAFANELLI, CHIARA;GOSTOLI, SARA;
2010
Abstract
Le Sindromi Coronariche Acute (SCA) spesso si associano a disturbi depressivi che influenzano lo stato di salute del paziente e sono associati ad esiti psicosociali negativi a lungo termine. Tali presupposti implicano la necessità di interventi mirati alla risoluzione degli stati affettivi di questi pazienti. Sebbene i farmaci antidepressivi siano efficaci nel ridurre la depressione in pazienti con SCA, il loro uso nei setting cardiaci rimane controverso. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un trattamento di provata efficacia per la depressione. Anche se l’unico studio che prevedeva un intervento di tipo comportamentale nel ridurre la morbilità e la mortalità cardiache in pazienti con SCA depressi (studio ENRICHD, 2003) ha mostrato che la diminuzione della depressione non è associata ad un miglioramento della sopravvivenza, è necessario verificare in studi ulteriori se il trattamento della depressione possa ridurre il rischio cardiovascolare in questi pazienti. Molti studi sottolineano l’influenza del benessere psicologico nell’alterare la vulnerabilità individuale alla malattia o la qualità di vita. Ryff e Singer hanno ridefinito la specificità del concetto di salute in termini positivi, in base alla considerazione degli aspetti bio-psico-sociali dell’individuo. Gli approcci psicoterapici che si sono focalizzati su diversi aspetti del benessere hanno dimostrato efficacia nel migliorare la qualità di vita nei pazienti affetti da malattie croniche ed invalidanti. La terapia del Well-Being (WBT) sviluppata da GA Fava (1999) è una strategia psicoterapeutica a breve termine, basata sul modello di Ryff, che promuove il benessere. Essa può essere introdotta come ingrediente aggiuntivo della CBT nei setting cardiaci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.