La recente normativa in tema di Disturbi Specifici Apprendimento (legge 170, successive linee guida) sottolinea la necessità di una identificazione precoce di segnali di rischio per possibili difficoltà di apprendimento già nella scuola dell’infanzia. La letteratura internazionale già da anni ha evidenziato come le competenze metafonologiche insieme a memoria di lavoro fonologica, competenza morfosintattica, ampiezza del lessico, letter knowledge, siano importanti indicatori delle successive capacità di decodifica e comprensione. Metodo Il laboratorio L.A.D.A. ha sviluppato le prove IDA (Indicatori Difficoltà di Apprendimento) (Bonifacci, Pellizzari, Giuliano) come strumento per la rilevazione di indicatori di rischio per DSA. La velocità di somministrazione (25 min) e la forma grafica accattivante le rendono ideali come strumento di screening. Le prove sono articolate in 7 sottoscale: articolazione e denominazione rapida; competenze metafonologiche; comprensione morfosintattica; riordino di storie figurate; memoria di lavoro fonologica; riconoscimento di lettere. Le prove sono state somministrate a bambini tra i 4 e i 5,11 anni nell’ambito del Progetto LOGOS del Comune di Bologna (1500 soggetti), e nella provincia di Campobasso (200 soggetti) in collaborazione con l’USP. Risultati I risultati preliminari analizzati attraverso analisi fattoriale esplorativa suggeriscono la possibilità di organizzare le diverse prove in due principali quozienti: Competenze fono-articolatorie (articolazione, prove metafonologiche, non parole), Competenze morfo-lessicali (Denominazione, Morfosintassi, Storia Figurata, Lettere). Discussione Il quadro sulle competenze linguistiche ottenuto attraverso le prove IDA verrà discusso con particolare riferimento al modello territoriale bolognese (Progetto LOGOS), al ruolo delle attività di potenziamento, e alla possibilità di monitorare i follow-up alle scuole primarie attraverso accordi sinergici tra istituzioni scolastiche e sanitarie.
Paola Bonifacci (2012). Indicatori di difficoltà di apprendimento: le prove IDA in progetti territoriali sulle scuole dell’Infanzia. Espress Edizioni SRL.
Indicatori di difficoltà di apprendimento: le prove IDA in progetti territoriali sulle scuole dell’Infanzia
BONIFACCI, PAOLA
2012
Abstract
La recente normativa in tema di Disturbi Specifici Apprendimento (legge 170, successive linee guida) sottolinea la necessità di una identificazione precoce di segnali di rischio per possibili difficoltà di apprendimento già nella scuola dell’infanzia. La letteratura internazionale già da anni ha evidenziato come le competenze metafonologiche insieme a memoria di lavoro fonologica, competenza morfosintattica, ampiezza del lessico, letter knowledge, siano importanti indicatori delle successive capacità di decodifica e comprensione. Metodo Il laboratorio L.A.D.A. ha sviluppato le prove IDA (Indicatori Difficoltà di Apprendimento) (Bonifacci, Pellizzari, Giuliano) come strumento per la rilevazione di indicatori di rischio per DSA. La velocità di somministrazione (25 min) e la forma grafica accattivante le rendono ideali come strumento di screening. Le prove sono articolate in 7 sottoscale: articolazione e denominazione rapida; competenze metafonologiche; comprensione morfosintattica; riordino di storie figurate; memoria di lavoro fonologica; riconoscimento di lettere. Le prove sono state somministrate a bambini tra i 4 e i 5,11 anni nell’ambito del Progetto LOGOS del Comune di Bologna (1500 soggetti), e nella provincia di Campobasso (200 soggetti) in collaborazione con l’USP. Risultati I risultati preliminari analizzati attraverso analisi fattoriale esplorativa suggeriscono la possibilità di organizzare le diverse prove in due principali quozienti: Competenze fono-articolatorie (articolazione, prove metafonologiche, non parole), Competenze morfo-lessicali (Denominazione, Morfosintassi, Storia Figurata, Lettere). Discussione Il quadro sulle competenze linguistiche ottenuto attraverso le prove IDA verrà discusso con particolare riferimento al modello territoriale bolognese (Progetto LOGOS), al ruolo delle attività di potenziamento, e alla possibilità di monitorare i follow-up alle scuole primarie attraverso accordi sinergici tra istituzioni scolastiche e sanitarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.