La crisi economica ha evidenziato la generalizzata diffusione di forme lavorative precarie su scala mondiale, che Luciano Gallino definì già nel lontano 2004 “globalizzazione della precarietà. Gli anni della crisi hanno acuito il problema della precarietà e palesato la tendenza alla della sostituzione di lavoro stabile con lavoro precario, ormai in atto da vari anni e cresciuta esponenzialmente negli anni Duemila in tutti i paesi più industrializzati e perfino in quelli emergenti. Non stupisce, quindi, che proprio negli anni della crisi si siano moltiplicare le campagne sindacali sul lavoro precario a livello nazionale, europeo e globale, e che il problema della precarietà lavorativa sia divenuto oggetto, oltre che di proteste sociali ad hoc da parte delle generazioni più giovani, anche di specifiche iniziative istituzionali a livello europeo. In questo contributo, forniremo alcune chiavi di lettura sull’evoluzione quantitativa e qualitativa del lavoro precario e presenteremo alcuni esempi particolarmente significativi di campagne sindacali e iniziative istituzionali al riguardo, privilegiando un’ottica europea e globale. Un’attenzione specifica verrà riservata alle iniziative che hanno affrontato il problema del carattere di genere, ossia della femminilizzazione della precarietà.
Eloisa Betti, Volker Telljohann (2012). Precarietà senza frontiere. Crisi e diritti sociali in Europa. ERE EMILIA ROMAGNA EUROPA, 12, 44-49.
Precarietà senza frontiere. Crisi e diritti sociali in Europa
BETTI, ELOISA;
2012
Abstract
La crisi economica ha evidenziato la generalizzata diffusione di forme lavorative precarie su scala mondiale, che Luciano Gallino definì già nel lontano 2004 “globalizzazione della precarietà. Gli anni della crisi hanno acuito il problema della precarietà e palesato la tendenza alla della sostituzione di lavoro stabile con lavoro precario, ormai in atto da vari anni e cresciuta esponenzialmente negli anni Duemila in tutti i paesi più industrializzati e perfino in quelli emergenti. Non stupisce, quindi, che proprio negli anni della crisi si siano moltiplicare le campagne sindacali sul lavoro precario a livello nazionale, europeo e globale, e che il problema della precarietà lavorativa sia divenuto oggetto, oltre che di proteste sociali ad hoc da parte delle generazioni più giovani, anche di specifiche iniziative istituzionali a livello europeo. In questo contributo, forniremo alcune chiavi di lettura sull’evoluzione quantitativa e qualitativa del lavoro precario e presenteremo alcuni esempi particolarmente significativi di campagne sindacali e iniziative istituzionali al riguardo, privilegiando un’ottica europea e globale. Un’attenzione specifica verrà riservata alle iniziative che hanno affrontato il problema del carattere di genere, ossia della femminilizzazione della precarietà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.