Scopo dello studio è stato quello di indagare la frequenza e la comorbilità tra diagnosi DSM dell’area depressiva (depressione maggiore/minore e distimia), specifiche diagnosi DCPR (demoralizzazione e comportamento di tipo A) e personalità di tipo D, in pazienti cardiopatici. Il campione è composto da una serie consecutiva di 161 pazienti afferenti ad un programma di cardiologia riabilitativa in seguito ad un intervento di cardiochirurgia (principalmente bypass, sostituzione/plastica valvolare e angioplastica). L’assessment psicologico si è avvalso degli adattamenti italiani della SCID-I (moduli A e D), dell’intervista sui DCPR (moduli riguardanti demoralizzazione e comportamento di tipo A) e del questionario DS-14 (per la diagnosi di personalità di tipo D). All’interno del campione le diagnosi DSM considerate ricorrono nel 34.8% dei casi, le diagnosi DCPR nel 31.7% e la personalità di tipo D nel 16%. Per quanto riguarda la valutazione delle comorbilità, è emerso come i 26 soggetti con personalità di tipo D presentino tutti una comorbilità con o una diagnosi di demoralizzazione o di comportamento di tipo A. È emersa inoltre una comorbilità significativa tra Depressione Maggiore e diagnosi di comportamento di tipo A e demoralizzazione. I risultati suggeriscono la necessità di considerare, nell’assessment di pazienti cardiopatici, sia gli stati depressivi e le sindromi psicosomatiche che la presenza di personalità di tipo D, prestando particolare attenzione alle comorbilità fra queste diagnosi. In Cardiologia Riabilitativa l’assessment delle diagnosi depressive e delle sindromi psicosomatiche potrebbe condurre alla strutturazione di interventi specifici maggiormente mirati alla riduzione della sintomatologia.
Gostoli S, Rafanelli C, Roncuzzi R (2013). Stati depressivi, personalità di tipo D e comportamento di tipo A in pazienti cardiopatici. MEDICINA PSICOSOMATICA, 58(1), 34-34.
Stati depressivi, personalità di tipo D e comportamento di tipo A in pazienti cardiopatici.
GOSTOLI, SARA;RAFANELLI, CHIARA;
2013
Abstract
Scopo dello studio è stato quello di indagare la frequenza e la comorbilità tra diagnosi DSM dell’area depressiva (depressione maggiore/minore e distimia), specifiche diagnosi DCPR (demoralizzazione e comportamento di tipo A) e personalità di tipo D, in pazienti cardiopatici. Il campione è composto da una serie consecutiva di 161 pazienti afferenti ad un programma di cardiologia riabilitativa in seguito ad un intervento di cardiochirurgia (principalmente bypass, sostituzione/plastica valvolare e angioplastica). L’assessment psicologico si è avvalso degli adattamenti italiani della SCID-I (moduli A e D), dell’intervista sui DCPR (moduli riguardanti demoralizzazione e comportamento di tipo A) e del questionario DS-14 (per la diagnosi di personalità di tipo D). All’interno del campione le diagnosi DSM considerate ricorrono nel 34.8% dei casi, le diagnosi DCPR nel 31.7% e la personalità di tipo D nel 16%. Per quanto riguarda la valutazione delle comorbilità, è emerso come i 26 soggetti con personalità di tipo D presentino tutti una comorbilità con o una diagnosi di demoralizzazione o di comportamento di tipo A. È emersa inoltre una comorbilità significativa tra Depressione Maggiore e diagnosi di comportamento di tipo A e demoralizzazione. I risultati suggeriscono la necessità di considerare, nell’assessment di pazienti cardiopatici, sia gli stati depressivi e le sindromi psicosomatiche che la presenza di personalità di tipo D, prestando particolare attenzione alle comorbilità fra queste diagnosi. In Cardiologia Riabilitativa l’assessment delle diagnosi depressive e delle sindromi psicosomatiche potrebbe condurre alla strutturazione di interventi specifici maggiormente mirati alla riduzione della sintomatologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.