Nell’ambito delle politiche sociali attive per il lavoro, una delle più recenti strategie è rappresentata dai cosiddetti operatori pari (in inglese peer operator), innovativa figura di ex utenti introdotti in qualità di operatori all’interno di servizi che operano nel campo del disagio adulto. L’approfondimento dei processi di empowerment e di ricostruzione dell’identità dell’individuo, innescabili grazie a questa forma lavorativa, è analizzata nelle seguenti pagine a partire dai risultati di una ricerca condotta nel Comune di Bologna su un gruppo di operatori pari, impiegati nella gestione di un servizio di accoglienza notturna a bassa soglia per conto di una cooperativa sociale bolognese impegnata nel campo delle politiche per adulti in difficoltà.
Elena Mattioli (2009). L'operatore pari tra empowerment e riconoscimento: un'indagine a Bologna. AUTONOMIE LOCALI E SERVIZI SOCIALI, 2, 257-266 [10.1447/30437].
L'operatore pari tra empowerment e riconoscimento: un'indagine a Bologna
MATTIOLI, ELENA
2009
Abstract
Nell’ambito delle politiche sociali attive per il lavoro, una delle più recenti strategie è rappresentata dai cosiddetti operatori pari (in inglese peer operator), innovativa figura di ex utenti introdotti in qualità di operatori all’interno di servizi che operano nel campo del disagio adulto. L’approfondimento dei processi di empowerment e di ricostruzione dell’identità dell’individuo, innescabili grazie a questa forma lavorativa, è analizzata nelle seguenti pagine a partire dai risultati di una ricerca condotta nel Comune di Bologna su un gruppo di operatori pari, impiegati nella gestione di un servizio di accoglienza notturna a bassa soglia per conto di una cooperativa sociale bolognese impegnata nel campo delle politiche per adulti in difficoltà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.