Quattro luoghi della Commedia, in cui Dante “ragiona di sé” servendosi di opportune immagini e nozioni astrologiche, denunciano il tentativo dell’autore del poema di riscrivere la propria autobiografia. L’incontro di Dante con Brunetto Latini, che gli annuncia il suo destino di gloria (Inf. XV); l’auto-ammonizione a fare buon uso dei talenti ricevuti che Dante si rivolge poco prima dell’episodio di Ulisse (Inf. XXVI); la requisitoria, nel Paradiso terrestre, in cui Beatrice rimprovera al viator il cattivo uso delle doti ottenute dalle stelle e dalla grazia di Dio (Purg. XXX); infine, l’invocazione del pellegrino alla costellazione dei Gemelli, al cui influsso egli deve il suo genio (Par. XXII), riservano all’astrologia, con il motivo conduttore delle qualità personali infuse dalla stella natale, il compito di esaltare l’ingegno di Dante, nell’intento di rivendicarne il ruolo di poeta divinamente ispirato. Il percorso che risulta, da Brunetto alle stelle «glorïose» del Paradiso, scopre la visione astrologica di Dante, come cristianamente informata.
"Ragionare di sè" ("Conv." I.ii, 14) nella "Commedia": alcune note autobiografico-astrologiche
MARALDI, ELISA
2014
Abstract
Quattro luoghi della Commedia, in cui Dante “ragiona di sé” servendosi di opportune immagini e nozioni astrologiche, denunciano il tentativo dell’autore del poema di riscrivere la propria autobiografia. L’incontro di Dante con Brunetto Latini, che gli annuncia il suo destino di gloria (Inf. XV); l’auto-ammonizione a fare buon uso dei talenti ricevuti che Dante si rivolge poco prima dell’episodio di Ulisse (Inf. XXVI); la requisitoria, nel Paradiso terrestre, in cui Beatrice rimprovera al viator il cattivo uso delle doti ottenute dalle stelle e dalla grazia di Dio (Purg. XXX); infine, l’invocazione del pellegrino alla costellazione dei Gemelli, al cui influsso egli deve il suo genio (Par. XXII), riservano all’astrologia, con il motivo conduttore delle qualità personali infuse dalla stella natale, il compito di esaltare l’ingegno di Dante, nell’intento di rivendicarne il ruolo di poeta divinamente ispirato. Il percorso che risulta, da Brunetto alle stelle «glorïose» del Paradiso, scopre la visione astrologica di Dante, come cristianamente informata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.