Fin dalla sua edificazione la basilica di San Petronio condivide con la cattedrale di San Pietro il ruolo di perno religioso dell'intera comunità bolognese, che in tal modo dispone di due sedi di riferimento per la propria devozione. È per questo sdoppiamento che, a differenza di altre città, per Bologna non si parla di un “duomo”, in quanto le “domus” della comunità dei fedeli sono almeno queste due, alle quali si può aggiungere la basilica della Madonna di San Luca, vista la venerazione che le tributa la generalità dei cittadini. Dato che la fondazione della basilica petroniana del 1390 fu conseguente al moto con cui nel 1376 la città si sottrasse temporaneasmente alla dominazione diretta della Chiesa, aleggia tra i cultori della storia bolognese la supposizione - e per alcuni la convinzione più o meno condivisa o osteggiata - che non solo sia stata edificata in rivalità con la cattedrale e ma che abbia poi conservato presso parte della comunità un significato alternativo, sottolineato una più spiccata valenza civica. Risalire alle motivazioni che indussero alla sua costruzione e ripercorrere le vicende dei suoi primi secoli, può valere a comprendere se e quanto sia motivata tale supposizione. Effettivamente da oltre sei secoli quella di San Petronio è la chiesa in cui simbolicamente si fondono lo spirito municipale e la devozione della comunità cittadina, tanto da essere stata definita il “tempio civico“ dei Bolognesi. All'interno e all'esterno della sua imponente facciata incompleta - divenuta un elemento caratteristico dell'iconografia cittadina - essi si raccolgono in occasione di gran parte delle celebrazioni pubbliche e degli eventi che coinvolgono l'intera cittadinanza. La sua sagoma suscita non soltanto quel senso di vigile protezione che le si volle conferire fin dai primi progetti, ma anche altre e diverse percezioni, evocate da impronte visibili e da simbologie sottintese, volute e lasciate dalle vicissitudini e dai contrasti che accompagnarono la sua edificazione. Tali contrasti furono a volte cause a volte effetti del divario tra le spinte e le attese di chi affrontò l’immane impresa costruttiva e le successive vicende e realizzazioni che ne ridimensionarono la portata in relazione ai mutamenti che man mano intervennero.

R.Dondarini (2013). San Petronio: un'anticattedrale?. Firenze : Cesati Editore.

San Petronio: un'anticattedrale?

DONDARINI, ROLANDO
2013

Abstract

Fin dalla sua edificazione la basilica di San Petronio condivide con la cattedrale di San Pietro il ruolo di perno religioso dell'intera comunità bolognese, che in tal modo dispone di due sedi di riferimento per la propria devozione. È per questo sdoppiamento che, a differenza di altre città, per Bologna non si parla di un “duomo”, in quanto le “domus” della comunità dei fedeli sono almeno queste due, alle quali si può aggiungere la basilica della Madonna di San Luca, vista la venerazione che le tributa la generalità dei cittadini. Dato che la fondazione della basilica petroniana del 1390 fu conseguente al moto con cui nel 1376 la città si sottrasse temporaneasmente alla dominazione diretta della Chiesa, aleggia tra i cultori della storia bolognese la supposizione - e per alcuni la convinzione più o meno condivisa o osteggiata - che non solo sia stata edificata in rivalità con la cattedrale e ma che abbia poi conservato presso parte della comunità un significato alternativo, sottolineato una più spiccata valenza civica. Risalire alle motivazioni che indussero alla sua costruzione e ripercorrere le vicende dei suoi primi secoli, può valere a comprendere se e quanto sia motivata tale supposizione. Effettivamente da oltre sei secoli quella di San Petronio è la chiesa in cui simbolicamente si fondono lo spirito municipale e la devozione della comunità cittadina, tanto da essere stata definita il “tempio civico“ dei Bolognesi. All'interno e all'esterno della sua imponente facciata incompleta - divenuta un elemento caratteristico dell'iconografia cittadina - essi si raccolgono in occasione di gran parte delle celebrazioni pubbliche e degli eventi che coinvolgono l'intera cittadinanza. La sua sagoma suscita non soltanto quel senso di vigile protezione che le si volle conferire fin dai primi progetti, ma anche altre e diverse percezioni, evocate da impronte visibili e da simbologie sottintese, volute e lasciate dalle vicissitudini e dai contrasti che accompagnarono la sua edificazione. Tali contrasti furono a volte cause a volte effetti del divario tra le spinte e le attese di chi affrontò l’immane impresa costruttiva e le successive vicende e realizzazioni che ne ridimensionarono la portata in relazione ai mutamenti che man mano intervennero.
2013
Significato e funzione della cattedrale, del giubileo edella ripresa della patristica dal Medioevo al Rinascimento
227
240
R.Dondarini (2013). San Petronio: un'anticattedrale?. Firenze : Cesati Editore.
R.Dondarini
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