In questo studio si è voluto verificare se, come suggeriscono alcuni autori (e.g. Harvey, 2002), la rappresentazione dell’insonnia fornita dal paziente nel primo colloquio presenta una sistematica sovrastima dell’intensità della sintomatologia o se corrisponde ad altre forme di distorsione come previsto dalla teoria di Cacioppo et al. (1989). A tal fine sono state esaminate le cartelle cliniche di 120 pazienti insonni considerando le informazioni relative alle prime due settimane di valutazione. La valutazione retrospettiva della presenza/assenza di difficoltà di addormentamento (DA), risvegli notturni frequenti (RNF), risvegli precoci (RP) è stata considerata indicativa della rappresentazione che il paziente ha della sua sintomatologia. Inoltre è stata rilevata la presenza e l’intensità di DA, RNF e RP nei 14 giorni successivi al primo colloquio come riportato dai pazienti nei diari del sonno. I risultati evidenziano che il paziente insonne presentata nel primo colloquio una rappresentazione sintomatologica incongruente con le manifestazioni del disturbo evidenziate dai diari. Questa incongruenza non è sempre una sistematica sovrastima ma varia in funzione del tipo di sintomo, delle caratteristiche con cui il sintomo si presenta e talvolta anche in funzione dell’età e del genere dei pazienti stessi.
Quale rappresentazione sintomatologica riporta l’insonne nel primo colloquio clinico? / Lombardo C. ; Baglioni C. ; Devoto A.; Russo P.M.; Lucidi F.; Violani C.. - In: PSICOTERAPIA COGNITIVA E COMPORTAMENTALE. - ISSN 1126-1072. - STAMPA. - VOL. 11 (3):(2005), pp. 251-263.
Quale rappresentazione sintomatologica riporta l’insonne nel primo colloquio clinico?
RUSSO, PAOLO MARIA;
2005
Abstract
In questo studio si è voluto verificare se, come suggeriscono alcuni autori (e.g. Harvey, 2002), la rappresentazione dell’insonnia fornita dal paziente nel primo colloquio presenta una sistematica sovrastima dell’intensità della sintomatologia o se corrisponde ad altre forme di distorsione come previsto dalla teoria di Cacioppo et al. (1989). A tal fine sono state esaminate le cartelle cliniche di 120 pazienti insonni considerando le informazioni relative alle prime due settimane di valutazione. La valutazione retrospettiva della presenza/assenza di difficoltà di addormentamento (DA), risvegli notturni frequenti (RNF), risvegli precoci (RP) è stata considerata indicativa della rappresentazione che il paziente ha della sua sintomatologia. Inoltre è stata rilevata la presenza e l’intensità di DA, RNF e RP nei 14 giorni successivi al primo colloquio come riportato dai pazienti nei diari del sonno. I risultati evidenziano che il paziente insonne presentata nel primo colloquio una rappresentazione sintomatologica incongruente con le manifestazioni del disturbo evidenziate dai diari. Questa incongruenza non è sempre una sistematica sovrastima ma varia in funzione del tipo di sintomo, delle caratteristiche con cui il sintomo si presenta e talvolta anche in funzione dell’età e del genere dei pazienti stessi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.