Introduzione: Numerosi lavori ipotizzano che il Mycobacterium avium paratubercolosis (MAP), agente eziologico della malattia di Johne, una infiammazione granulomatosa cronica dell'intestino che colpisce bovini e ovini, potesse essere coinvolto nell’eziopatogenesi del Morbo di Crohn (MC), date le somiglianze cliniche delle due patologie. Obiettivo di questo studio è stato valutare la possibile relazione tra MAP e il MC studiando la risposta immunitaria, anticorpale e cellulo-mediata, nei confronti di MAP in pazienti affetti da Morbo di Crohn, Rettocolite Ulcerosa (RCU) e di confrontarla con soggetti sani. Metodi: Sono stati valutati 104 pazienti affetti rispettivamente da MC (n=49), RCU (n=36) e soggetti di controllo sani (n=19). Per ogni paziente è stata effettuata sia l’analisi della risposta Interferon-gamma in seguito a stimolazione dei linfociti con antigeni MAP-specifici, che il dosaggio degli anticorpi anti-MAP, adattando rispettivamente la piattaforma del test Quantiferon-TB Gold In-Tube (Qiagen) e del test Paracheck (Prionics). Risultati: Per quanto riguarda la risposta cellulo-mediata MAP-specifica, i pazienti con MC sono risultati positivi al test nel 18.4%, negativi nel 61.2% e indeterminati nel 20.4% . Nei pazienti con RCU, il test è risultato positivo nel 19.4%, negativo nel 41.7% e indeterminato nel 38.9%. Infine nel gruppo di controllo il 36.8% dei soggetti è risultato positivo, il 57.9% negativo e il 5.3% indeterminato. La risposta anticorpale nei confronti di MAP ha mostrato una scarsa reattività nei vari gruppi: in particolare è risultata rilevabile nell’8.2% dei pazienti affetti da MC, nel 19.4% dei pazienti con RCU e nell’11.1% dei controlli sani. Conclusioni: Questi dati preliminari sembrano indicare che, nonostante la sua diffusione, MAP induca una scarsa risposta anticorpale di memoria mentre stimoli principalmente una risposta cellulo-mediata a breve termine. Tale risposta, più elevata nei pazienti sani, potrebbe svolgere un ruolo protettivo nei confronti delle malattie infiammatorie croniche intestinali.

Risposta immunitaria verso Mycobacterium avium paratubercolosis (MAP) in pazienti affetti da Morbo di Crohn

LOMBARDI, GIULIA;DAL MONTE, PAOLA;BELLUZZI, ANDREA;LANDINI, MARIA PAOLA
2013

Abstract

Introduzione: Numerosi lavori ipotizzano che il Mycobacterium avium paratubercolosis (MAP), agente eziologico della malattia di Johne, una infiammazione granulomatosa cronica dell'intestino che colpisce bovini e ovini, potesse essere coinvolto nell’eziopatogenesi del Morbo di Crohn (MC), date le somiglianze cliniche delle due patologie. Obiettivo di questo studio è stato valutare la possibile relazione tra MAP e il MC studiando la risposta immunitaria, anticorpale e cellulo-mediata, nei confronti di MAP in pazienti affetti da Morbo di Crohn, Rettocolite Ulcerosa (RCU) e di confrontarla con soggetti sani. Metodi: Sono stati valutati 104 pazienti affetti rispettivamente da MC (n=49), RCU (n=36) e soggetti di controllo sani (n=19). Per ogni paziente è stata effettuata sia l’analisi della risposta Interferon-gamma in seguito a stimolazione dei linfociti con antigeni MAP-specifici, che il dosaggio degli anticorpi anti-MAP, adattando rispettivamente la piattaforma del test Quantiferon-TB Gold In-Tube (Qiagen) e del test Paracheck (Prionics). Risultati: Per quanto riguarda la risposta cellulo-mediata MAP-specifica, i pazienti con MC sono risultati positivi al test nel 18.4%, negativi nel 61.2% e indeterminati nel 20.4% . Nei pazienti con RCU, il test è risultato positivo nel 19.4%, negativo nel 41.7% e indeterminato nel 38.9%. Infine nel gruppo di controllo il 36.8% dei soggetti è risultato positivo, il 57.9% negativo e il 5.3% indeterminato. La risposta anticorpale nei confronti di MAP ha mostrato una scarsa reattività nei vari gruppi: in particolare è risultata rilevabile nell’8.2% dei pazienti affetti da MC, nel 19.4% dei pazienti con RCU e nell’11.1% dei controlli sani. Conclusioni: Questi dati preliminari sembrano indicare che, nonostante la sua diffusione, MAP induca una scarsa risposta anticorpale di memoria mentre stimoli principalmente una risposta cellulo-mediata a breve termine. Tale risposta, più elevata nei pazienti sani, potrebbe svolgere un ruolo protettivo nei confronti delle malattie infiammatorie croniche intestinali.
2013
42° Congresso Nazionale dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani
Salimbeni S; Lombardi G; Dal Monte P; Denicolò A; Botti I; Liverani E; Belluzzi A; Landini MP
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