Il saggio tratta dell'evoluzione intervenuta nella disciplina relativa all'attività degli intermediari finanziari a seguito della crisi finanziaria, rilevando, in primo luogo, come la nuova regolamentazione approvata dell'UE abbia ulteriormente accentuato le differenze tra le normative settoriali relative a banche, assicurazioni e intermediari mobiliari. Esaminando, in particolare, l'evoluzione della disciplina relativa all'attività bancaria, lo studio individua le lacune dello schema regolamentare di Basilea 2 che la crisi finanziaria ha fatto emergere e illustra il contenuto delle modifiche proposte dal Comitato di Basilea nel luglio 2009 (la c.d. Basilea 2.5) e nell'accordo del 2010 (Basilea 3) e le iniziative adottate dall'Unione Europea per adeguare ed armonizzare le discipline dei Paesi membri (la Direttiva CRD III e la proposta di Direttiva CRD IV). In particolare, con riguardo alle nuove regole introdotte da Basilea 3, l'A. sottolinea alcune criticità riguardanti la disciplina del capitale e la mancanza di regole adeguate in materia di derivati e di cartolarizzazioni. Muovendo dal Rapporto Liikanen dell'ottobre 2012, l'A. affronta infine, i problemi della separazione fra attività di banca commerciale e l'attività di investment banking e delle modalità con cui prevenire le distorsioni ed eliminare gli squilibri competitivi prodotti dagli aiuti di stato concessi alle banche in crisi.
Calandra Buonaura, V. (2013). L'attività degli intermediari finanziari nella regolamentazione sovranazionale. ORIZZONTI DEL DIRITTO COMMERCIALE, 2, 1-15.
L'attività degli intermediari finanziari nella regolamentazione sovranazionale
CALANDRA BUONAURA, VINCENZO
2013
Abstract
Il saggio tratta dell'evoluzione intervenuta nella disciplina relativa all'attività degli intermediari finanziari a seguito della crisi finanziaria, rilevando, in primo luogo, come la nuova regolamentazione approvata dell'UE abbia ulteriormente accentuato le differenze tra le normative settoriali relative a banche, assicurazioni e intermediari mobiliari. Esaminando, in particolare, l'evoluzione della disciplina relativa all'attività bancaria, lo studio individua le lacune dello schema regolamentare di Basilea 2 che la crisi finanziaria ha fatto emergere e illustra il contenuto delle modifiche proposte dal Comitato di Basilea nel luglio 2009 (la c.d. Basilea 2.5) e nell'accordo del 2010 (Basilea 3) e le iniziative adottate dall'Unione Europea per adeguare ed armonizzare le discipline dei Paesi membri (la Direttiva CRD III e la proposta di Direttiva CRD IV). In particolare, con riguardo alle nuove regole introdotte da Basilea 3, l'A. sottolinea alcune criticità riguardanti la disciplina del capitale e la mancanza di regole adeguate in materia di derivati e di cartolarizzazioni. Muovendo dal Rapporto Liikanen dell'ottobre 2012, l'A. affronta infine, i problemi della separazione fra attività di banca commerciale e l'attività di investment banking e delle modalità con cui prevenire le distorsioni ed eliminare gli squilibri competitivi prodotti dagli aiuti di stato concessi alle banche in crisi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.