Le strategie di difesa dagli eventi alluvionali, soprattutto nell’ultimo decennio, stanno subendo un cambiamento radicale. Da una impostazione basata sul concetto di impedire il verificarsi di esondazioni, attraverso il potenziamento degli interventi strutturali di difesa dalle piene, si è infatti passati alla constatazione della necessità, almeno per eventi con tempo di ritorno molto elevato, di accettare il verificarsi dell’evento alluvionale e di gestire, al meglio, il conseguente rischio di inondazione, mitigandone e minimizzandone, con opportuni interventi non strutturali, l’impatto sul territorio. Tale impostazione è stata pienamente confermata dall’emanazione della Direttiva 2007/60/CE. Gli strumenti chiave di tale nuova strategia sono indubbiamente rappresentati dalle mappe della pericolosità e del rischio di alluvione. La memoria ha l’obiettivo di offrire una sintetica rassegna delle esperienze maturate negli ultimi anni, in ambito europeo, per la redazione di tali mappe. Essa ha anche l’ambizione di fornire una sintetica panoramica dello stato dell’arte delle pratiche implementate per la mappatura del rischio alluvionale, mettendo in evidenza i progressi fatti e, nel contempo, i limiti di quanto acquisito ed i numerosi aspetti meritevoli di ulteriori approfondimenti di ricerca.
Armando Brath, Alessio Domeneghetti (2013). Metodi di valutazione delle mappe di pericolosità e di rischio di alluvioni. L'ACQUA, 5/6, 85-102.
Metodi di valutazione delle mappe di pericolosità e di rischio di alluvioni
BRATH, ARMANDO;DOMENEGHETTI, ALESSIO
2013
Abstract
Le strategie di difesa dagli eventi alluvionali, soprattutto nell’ultimo decennio, stanno subendo un cambiamento radicale. Da una impostazione basata sul concetto di impedire il verificarsi di esondazioni, attraverso il potenziamento degli interventi strutturali di difesa dalle piene, si è infatti passati alla constatazione della necessità, almeno per eventi con tempo di ritorno molto elevato, di accettare il verificarsi dell’evento alluvionale e di gestire, al meglio, il conseguente rischio di inondazione, mitigandone e minimizzandone, con opportuni interventi non strutturali, l’impatto sul territorio. Tale impostazione è stata pienamente confermata dall’emanazione della Direttiva 2007/60/CE. Gli strumenti chiave di tale nuova strategia sono indubbiamente rappresentati dalle mappe della pericolosità e del rischio di alluvione. La memoria ha l’obiettivo di offrire una sintetica rassegna delle esperienze maturate negli ultimi anni, in ambito europeo, per la redazione di tali mappe. Essa ha anche l’ambizione di fornire una sintetica panoramica dello stato dell’arte delle pratiche implementate per la mappatura del rischio alluvionale, mettendo in evidenza i progressi fatti e, nel contempo, i limiti di quanto acquisito ed i numerosi aspetti meritevoli di ulteriori approfondimenti di ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.