Introduzione: E’ stato suggerito che la giovane età possa avere un effetto negativo sulle performance del test QuantiFERON-TB Gold In-Tube (QFT-IT; Cellestis, Australia) e che si associ ad una maggiore frequenza di risultati indeterminati. Scopo dello studio è stato valutare l’effetto dell’età sulla produzione di Interferon-gamma (IFN-gamma) in risposta al mitogeno in età pediatrica. Metodi: Sono state analizzate le performance del test e l’andamento della risposta al mitogeno in relazione all’età in bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni sottoposti al test QFT-IT in corso di indagini per infezione o malattia tubercolare. Risultati: Dei 387 bambini in studio 212 erano maschi (55%) e l’età media era 5.2± 3.9 anni (range 0-18 anni), 87 (22%) avevano un’età inferiore ai 2 anni, 134 (35%) avevano tra i 2 e 5 anni e 166 (43%) avevano un’età maggiore di 5 anni. Il test QFT-IT era positivo in 60 (15%) soggetti, negativo in 316 (82%) ed indeterminato in 11 (3%). I risultati indeterminati erano così distribuiti: 3 (3.4%) tra i bambini < 2 anni, 5 (3.7%) nella fascia di età 2-5 anni, 3 (1.8%) tra i bambini > 5 anni. La frequenza dei test indeterminati nelle varie fasce d’età non differisce in maniera statisticamente significativa (p=0.565). L’analisi di regressione lineare tra l’età e i valori di IFN-gamma prodotti in risposta al mitogeno sottratto del background ha dimostrato una correlazione positiva (p=0.002), anche se di bassa entità (rho di Spearman=0.157). Conclusioni: Questi dati suggeriscono che la risposta al mitogeno del test QFT-IT può essere condizionata dall’età del paziente. Tuttavia il test risulta essere raramente indeterminato nei bambini, anche in quelli di età inferiore ai 2 anni. Non emergono elementi che sconsiglino l’impiego del test nella popolazione pediatrica.
Effetto dell’età sulla risposta al mitogeno del test Quantiferon-TB Gold In-Tube nei pazienti pediatrici / Lombardi G; Petrucci R; Dal Monte P; Corsini I; Denicolò A; Pace A; Visciotti F; Cazzato S; Bernardi F; Landini MP. - (2012). (Intervento presentato al convegno 41° Congresso Nazionale dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani tenutosi a Rimini nel 13-16 novembre 2012).
Effetto dell’età sulla risposta al mitogeno del test Quantiferon-TB Gold In-Tube nei pazienti pediatrici
LOMBARDI, GIULIA;DAL MONTE, PAOLA;PACE, ANTONELLA;BERNARDI, FILIPPO;LANDINI, MARIA PAOLA
2012
Abstract
Introduzione: E’ stato suggerito che la giovane età possa avere un effetto negativo sulle performance del test QuantiFERON-TB Gold In-Tube (QFT-IT; Cellestis, Australia) e che si associ ad una maggiore frequenza di risultati indeterminati. Scopo dello studio è stato valutare l’effetto dell’età sulla produzione di Interferon-gamma (IFN-gamma) in risposta al mitogeno in età pediatrica. Metodi: Sono state analizzate le performance del test e l’andamento della risposta al mitogeno in relazione all’età in bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni sottoposti al test QFT-IT in corso di indagini per infezione o malattia tubercolare. Risultati: Dei 387 bambini in studio 212 erano maschi (55%) e l’età media era 5.2± 3.9 anni (range 0-18 anni), 87 (22%) avevano un’età inferiore ai 2 anni, 134 (35%) avevano tra i 2 e 5 anni e 166 (43%) avevano un’età maggiore di 5 anni. Il test QFT-IT era positivo in 60 (15%) soggetti, negativo in 316 (82%) ed indeterminato in 11 (3%). I risultati indeterminati erano così distribuiti: 3 (3.4%) tra i bambini < 2 anni, 5 (3.7%) nella fascia di età 2-5 anni, 3 (1.8%) tra i bambini > 5 anni. La frequenza dei test indeterminati nelle varie fasce d’età non differisce in maniera statisticamente significativa (p=0.565). L’analisi di regressione lineare tra l’età e i valori di IFN-gamma prodotti in risposta al mitogeno sottratto del background ha dimostrato una correlazione positiva (p=0.002), anche se di bassa entità (rho di Spearman=0.157). Conclusioni: Questi dati suggeriscono che la risposta al mitogeno del test QFT-IT può essere condizionata dall’età del paziente. Tuttavia il test risulta essere raramente indeterminato nei bambini, anche in quelli di età inferiore ai 2 anni. Non emergono elementi che sconsiglino l’impiego del test nella popolazione pediatrica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.