Come ben noto, la risposta di una struttura investita dall’onda d’urto generata da una detonazione, dipende dal valore di picco e dall’impulso realizzati dalla sovrapressione sul fronte d’onda. Inoltre, la forma del profilo di pressione che descrive il carico agente nel tempo sul bersaglio colpito, ha un’influenza non trascurabile sul comportamento dinamico della struttura. In relazione alla geometria presa in esame ed al legame costitutivo del materiale, il problema di eliminare la dipendenza della risposta dalla forma di carico è stato variamente affrontato da diversi autori. In questa memoria viene proposto un metodo numerico per la costruzione dello spettro di risposta di un sistema ad un grado di libertà, eccitato da distribuzioni di pressione decrescenti nel tempo. Il problema viene discusso in campo elastico lineare, al variare dei parametri di forma che caratterizzano il profilo di pressione dell'onda d'urto incidente. Vengono indagati i problemi riguardanti la costruzione dello spettro e l’attendibilità del metodo impiegato, ponendo a confronto i risultati raggiunti con quelli ricavabili dall’applicazione di algoritmi genetici per la determinazione della risposta strutturale. La funzione obiettivo (o di fitness) è costituita dal modulo, cambiato si segno, della funzione di spostamento dell’oscillatore. Buone prestazioni degli algoritmi si ottengono riscalando i valori di idoneità in base al loro ordinamento (ranking selection), e ricombinando parte degli individui della popolazione mediante un vettore binario generato in modo casuale (scattered crossover). La frazione di individui ricombinati (crossover fraction) è pari al 20% dell’intera popolazione, fatta eccezione per l’elemento con il più alto valore di idoneità, che viene mantenuto intatto per la generazione successiva. Al restante 80% degli elementi vengono applicati dei cambiamenti casuali per mezzo di un operatore di mutazione, nel rispetto dei vincoli imposti al dominio della funzione obiettivo.
M. Campidelli, D. Bruno, E. Viola (2006). Effetto della forma di carico di esplosioni detonanti sulla risposta di un oscillatore ad un grado di libertà. BOLOGNA : F.Ubertini, E.Viola, S.de Miranda, G.Castellazzi.
Effetto della forma di carico di esplosioni detonanti sulla risposta di un oscillatore ad un grado di libertà
VIOLA, ERASMO
2006
Abstract
Come ben noto, la risposta di una struttura investita dall’onda d’urto generata da una detonazione, dipende dal valore di picco e dall’impulso realizzati dalla sovrapressione sul fronte d’onda. Inoltre, la forma del profilo di pressione che descrive il carico agente nel tempo sul bersaglio colpito, ha un’influenza non trascurabile sul comportamento dinamico della struttura. In relazione alla geometria presa in esame ed al legame costitutivo del materiale, il problema di eliminare la dipendenza della risposta dalla forma di carico è stato variamente affrontato da diversi autori. In questa memoria viene proposto un metodo numerico per la costruzione dello spettro di risposta di un sistema ad un grado di libertà, eccitato da distribuzioni di pressione decrescenti nel tempo. Il problema viene discusso in campo elastico lineare, al variare dei parametri di forma che caratterizzano il profilo di pressione dell'onda d'urto incidente. Vengono indagati i problemi riguardanti la costruzione dello spettro e l’attendibilità del metodo impiegato, ponendo a confronto i risultati raggiunti con quelli ricavabili dall’applicazione di algoritmi genetici per la determinazione della risposta strutturale. La funzione obiettivo (o di fitness) è costituita dal modulo, cambiato si segno, della funzione di spostamento dell’oscillatore. Buone prestazioni degli algoritmi si ottengono riscalando i valori di idoneità in base al loro ordinamento (ranking selection), e ricombinando parte degli individui della popolazione mediante un vettore binario generato in modo casuale (scattered crossover). La frazione di individui ricombinati (crossover fraction) è pari al 20% dell’intera popolazione, fatta eccezione per l’elemento con il più alto valore di idoneità, che viene mantenuto intatto per la generazione successiva. Al restante 80% degli elementi vengono applicati dei cambiamenti casuali per mezzo di un operatore di mutazione, nel rispetto dei vincoli imposti al dominio della funzione obiettivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


