Considerare l'esperienza ludica dal punto di vista della catergoria "tempo" ci porta a coglierne la complessità. Tempo e gioco non costituiscono un sistema omogeneo e univoco, ma una relazione complessa in cui valori e significati cambiano a seconda dei modi e dei contensti in cui il gioco (un certo gioco) si esprime. Facendo riferimento agli studi di P.Parlebas, B.Sutton-Smith, G.Bateson e altri, l'articolo afronta il tema del rapporto tempo/gioco nella prospettiva della pedagogia fenomenologica.
R. Farné (2006). Time to play. INFANZIA, XXXIV, 2-9.
Time to play
FARNE', ROBERTO
2006
Abstract
Considerare l'esperienza ludica dal punto di vista della catergoria "tempo" ci porta a coglierne la complessità. Tempo e gioco non costituiscono un sistema omogeneo e univoco, ma una relazione complessa in cui valori e significati cambiano a seconda dei modi e dei contensti in cui il gioco (un certo gioco) si esprime. Facendo riferimento agli studi di P.Parlebas, B.Sutton-Smith, G.Bateson e altri, l'articolo afronta il tema del rapporto tempo/gioco nella prospettiva della pedagogia fenomenologica.File in questo prodotto:
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