Fabrizio Battistelli (a cura di), La fabbrica della sicurezza, Milano, Franco Angeli, 2008, 235 pp.

Il volume "La fabbrica della sicurezza" ha il merito di tentare di sopperire a una carenza empirica e teorica che in Italia preferisce concentrarsi sulla percezione della sicurezza piuttosto che sulla sua produzione. I capitoli empirici, infatti, sono prevalentemente orientati all’esame del ruolo degli attori che producono sicurezza: forze di polizia, amministratori locali e operatori sociali. Nonostante l'originalità e l'approfondito impianto teorico il quadro finale resta confuso principalmente a causa dello scollamento tra dimensione teorica e dimensione empirica. Quest'ultima in particolare non sempre risponde agli obiettivi che si propone, è talvolta ripetitiva e contraddittoria. Ciononostante, ha il grande pregio di mostrare quanto il tema della sicurezza sia legato alle singole realtà locali. Non è sufficiente quindi, limitarsi a standardizzare pratiche e politiche, senza tenere conto dei bisogni che le singole realtà urbane richiedono, con le loro specificità e le loro origini storiche.