Così come tramandati, i vv. 8, 111b-112a della satira 8 di Giovenale risultano tautologici e non restituiscono un senso soddisfacente. Come primo passo, questi versi potrebbero essere considerati una parentesi ironica, tipica dello stile di Giovenale. In seconda istanza, l'emendazione di haec etenim sunt in haec rapientur al v. 111b, oltre a eliminare la ripetitività, renderebbe chiaro che in questa parentesi Giovenale sta ironicamente commentando i ridicoli furti commessi dai governatori provinciali del presente e, allo stesso tempo, esibendo una finta empatia nei confronti dei provinciali derubati.
Giuseppe Dimatteo (2011). Povertà, avidità e ironia parentetica: Iuv. 8, 111-112. RIVISTA DI FILOLOGIA E DI ISTRUZIONE CLASSICA, 139(2), 380-393.
Povertà, avidità e ironia parentetica: Iuv. 8, 111-112
DIMATTEO, GIUSEPPE
2011
Abstract
Così come tramandati, i vv. 8, 111b-112a della satira 8 di Giovenale risultano tautologici e non restituiscono un senso soddisfacente. Come primo passo, questi versi potrebbero essere considerati una parentesi ironica, tipica dello stile di Giovenale. In seconda istanza, l'emendazione di haec etenim sunt in haec rapientur al v. 111b, oltre a eliminare la ripetitività, renderebbe chiaro che in questa parentesi Giovenale sta ironicamente commentando i ridicoli furti commessi dai governatori provinciali del presente e, allo stesso tempo, esibendo una finta empatia nei confronti dei provinciali derubati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.