La parete vascolare è sede di una completa gerarchia di cellule staminali residenti (CSr) capaci di differenziare in molteplici citotipi mesodermici e non; le CSr sono localizzate in una zona al confine tra tonaca media e tonaca avventizia detta “zona vasculogenica”. In questo studio è stato utilizzato un sistema di coltura 3D di arteria femorale umana per stabilire il ruolo di progenitori vascolari residenti in parete nel rimodellamento spontaneo non influenzato dai normali rapporti con la componente ematica circolante e senza l’impiego di fattori di crescita. Il segmento di arteria femorale umana di donatore multiorgano, fornitoci dalla Banca Regionale dei Tessuti Cardiovascolari del Policlinico S.Orsola - Malpighi di Bologna, dopo decontaminazione, è stato processato per la microscopia ottica (LM) ed elettronica (TEM); la rimanente parte, suddiviso in più porzioni, è stato mantenuto in coltura, in terreno basale di crescita, fino a 70 giorni. A intervalli di 14 giorni, i campioni sono stati processati per le analisi istologiche, immunoistochimiche e ultrastrutturali. L’analisi istologica mostra una rapida perdita dell’endotelio e un decremento significativo della cellularità di parete fino al 35° giorno di coltura. Dal 42° giorno in poi, si osserva la presenza di due monostrati cellulari istologicamente identici ma fenotipicamente distinti a rivestire gli strati più esterni della parete arteriosa; le cellule intimali esprimono molecole endoteliali (CD34, CD31); diversamente, il versante avventiziale assume un fenotipo mesenchimale (vimentin, CD105, CD90, CD44). Queste differenze fenotipiche sono state confermate anche mediante analisi ultrastrutturale. In conclusione questo studio ha evidenziato come la coltura d’organo sia una buona alternativa per studiare l’omeostasi tissutale vascolare; essa ha permesso di seguire i fenomeni di rimodellamento spontaneo suggerendo l’importanza della matrice extracellulare nel guidare in maniera appropriata i processi differenziativi delle CSr in assenza di specifici stimoli chimici.
S Valente, N Panarese, M Buzzi, M Alberghini, A Stella, G Pasquinelli (2011). Rimodellamento arterioso spontaneo in vitro. Ruolo dei progenitori vascolari..
Rimodellamento arterioso spontaneo in vitro. Ruolo dei progenitori vascolari.
VALENTE, SABRINA;STELLA, ANDREA;PASQUINELLI, GIANANDREA
2011
Abstract
La parete vascolare è sede di una completa gerarchia di cellule staminali residenti (CSr) capaci di differenziare in molteplici citotipi mesodermici e non; le CSr sono localizzate in una zona al confine tra tonaca media e tonaca avventizia detta “zona vasculogenica”. In questo studio è stato utilizzato un sistema di coltura 3D di arteria femorale umana per stabilire il ruolo di progenitori vascolari residenti in parete nel rimodellamento spontaneo non influenzato dai normali rapporti con la componente ematica circolante e senza l’impiego di fattori di crescita. Il segmento di arteria femorale umana di donatore multiorgano, fornitoci dalla Banca Regionale dei Tessuti Cardiovascolari del Policlinico S.Orsola - Malpighi di Bologna, dopo decontaminazione, è stato processato per la microscopia ottica (LM) ed elettronica (TEM); la rimanente parte, suddiviso in più porzioni, è stato mantenuto in coltura, in terreno basale di crescita, fino a 70 giorni. A intervalli di 14 giorni, i campioni sono stati processati per le analisi istologiche, immunoistochimiche e ultrastrutturali. L’analisi istologica mostra una rapida perdita dell’endotelio e un decremento significativo della cellularità di parete fino al 35° giorno di coltura. Dal 42° giorno in poi, si osserva la presenza di due monostrati cellulari istologicamente identici ma fenotipicamente distinti a rivestire gli strati più esterni della parete arteriosa; le cellule intimali esprimono molecole endoteliali (CD34, CD31); diversamente, il versante avventiziale assume un fenotipo mesenchimale (vimentin, CD105, CD90, CD44). Queste differenze fenotipiche sono state confermate anche mediante analisi ultrastrutturale. In conclusione questo studio ha evidenziato come la coltura d’organo sia una buona alternativa per studiare l’omeostasi tissutale vascolare; essa ha permesso di seguire i fenomeni di rimodellamento spontaneo suggerendo l’importanza della matrice extracellulare nel guidare in maniera appropriata i processi differenziativi delle CSr in assenza di specifici stimoli chimici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.