L’articolo discute la teoria assiomatizzata del diritto di Luigi Ferrajoli da un punto di vista sia logico sia filosofico. L’assiomatizzazione di Ferrajoli viene criticata in quanto 1) filosoficamente obsoleta; 2) basata su un’impropria applicazione del modello del doppio linguaggio (osservativo e teorico) al linguaggio giuridico, nonché 3) su un fraintendimento della natura e del valore del metodo assiomatico. Ciò che è più importante, la teoria assiomatica di Ferrajoli sembra contenere una contraddizione. In realtà, la contraddizione emerge non appena ci si allontana dalla notazione simbolica alquanto idiosincratica di Ferrajoli e si riformula il suo assioma P3 in una semplice estensione del secondo ordine del linguaggio del primo ordine in cui e originariamente (benché scorrettamente) formulata la teoria. La contraddizione segue in pochi passi logici dall’assioma P1 di Ferrajoli (che non e altro che l’assioma D della logica deontica standard) e dalla appropriata riformulazione al secondo ordine di P3. L’argomentazione è puramente formale e non dipende da alcuna particolare interpretazione di P3. La verità dietro i “Principia” è che l’intera teoria è inconsistente. L’articolo si chiude con alcuni commenti sulla soluzione proposta da Ferrajoli alla “crisi della ragione giuridica e politica”.
A. Artosi (2013). La verità dietro i "Principia" o le contraddizioni del normativo. I-LEX, 18, 1-18.
La verità dietro i "Principia" o le contraddizioni del normativo
ARTOSI, ALBERTO
2013
Abstract
L’articolo discute la teoria assiomatizzata del diritto di Luigi Ferrajoli da un punto di vista sia logico sia filosofico. L’assiomatizzazione di Ferrajoli viene criticata in quanto 1) filosoficamente obsoleta; 2) basata su un’impropria applicazione del modello del doppio linguaggio (osservativo e teorico) al linguaggio giuridico, nonché 3) su un fraintendimento della natura e del valore del metodo assiomatico. Ciò che è più importante, la teoria assiomatica di Ferrajoli sembra contenere una contraddizione. In realtà, la contraddizione emerge non appena ci si allontana dalla notazione simbolica alquanto idiosincratica di Ferrajoli e si riformula il suo assioma P3 in una semplice estensione del secondo ordine del linguaggio del primo ordine in cui e originariamente (benché scorrettamente) formulata la teoria. La contraddizione segue in pochi passi logici dall’assioma P1 di Ferrajoli (che non e altro che l’assioma D della logica deontica standard) e dalla appropriata riformulazione al secondo ordine di P3. L’argomentazione è puramente formale e non dipende da alcuna particolare interpretazione di P3. La verità dietro i “Principia” è che l’intera teoria è inconsistente. L’articolo si chiude con alcuni commenti sulla soluzione proposta da Ferrajoli alla “crisi della ragione giuridica e politica”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.