Qualsiasi riflessione sul diritto penale dei mercati finanziari deve muovere dall’analisi del fenomeno sistema finanziario, con particolare riferimento alle regole che la legislazione di settore pone perché il suo regolare funzionamento ne garantisca le finalità, fino ad arrivare alle sanzioni da comminare per la violazione delle più importanti regole del sistema stesso. La presa d’atto che la legislazione penale finanziaria spesso costituisce il risultato di processi economici e finanziari, rende poi evidente quanto insidiosi siano i canali di comunicazione tra la disciplina extrapenale e la tipicità del fatto, sollevando questioni sul confine tra sufficiente determinatezza ed indeterminatezza intollerabile nella misura in cui alla diversa interpretazione di un elemento della fattispecie consegua una sua più o meno ampia portata applicativa. Ulteriore causa dell’incapacità della norma di orientare il comportamento dei consociati si rinviene nell’elevato tecnicismo e nella non immediata afferrabilità concettuale del sottostante oggetto giuridico, soprattutto in presenza di offese a beni sostanzialmente fittizi la cui tutela comporta una eccessiva anticipazione dell’intervento penale.

Pietro Sorbello (2009). Risparmio, intermediari e vigilanza: considerazioni sulla tutela nell’abusivismo bancario e finanziario. L'INDICE PENALE, 2, 571-618.

Risparmio, intermediari e vigilanza: considerazioni sulla tutela nell’abusivismo bancario e finanziario.

SORBELLO, PIETRO
2009

Abstract

Qualsiasi riflessione sul diritto penale dei mercati finanziari deve muovere dall’analisi del fenomeno sistema finanziario, con particolare riferimento alle regole che la legislazione di settore pone perché il suo regolare funzionamento ne garantisca le finalità, fino ad arrivare alle sanzioni da comminare per la violazione delle più importanti regole del sistema stesso. La presa d’atto che la legislazione penale finanziaria spesso costituisce il risultato di processi economici e finanziari, rende poi evidente quanto insidiosi siano i canali di comunicazione tra la disciplina extrapenale e la tipicità del fatto, sollevando questioni sul confine tra sufficiente determinatezza ed indeterminatezza intollerabile nella misura in cui alla diversa interpretazione di un elemento della fattispecie consegua una sua più o meno ampia portata applicativa. Ulteriore causa dell’incapacità della norma di orientare il comportamento dei consociati si rinviene nell’elevato tecnicismo e nella non immediata afferrabilità concettuale del sottostante oggetto giuridico, soprattutto in presenza di offese a beni sostanzialmente fittizi la cui tutela comporta una eccessiva anticipazione dell’intervento penale.
2009
Pietro Sorbello (2009). Risparmio, intermediari e vigilanza: considerazioni sulla tutela nell’abusivismo bancario e finanziario. L'INDICE PENALE, 2, 571-618.
Pietro Sorbello
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