La stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) entra nelle nostre case generalmente in dicembre, cogliendoci spesso impreparati su come conservarla in buona salute. La “difesa” di questa pianta dalle principali avversità non deve prescindere dall’applicazione costante del buon senso per evitare che dei problemi di origine patologica vengano favoriti dai metodi di coltivazione. Iniziamo dalla collocazione: in un ambiente bene illuminato, in una zona non soggetta a correnti d’aria, lontano da fonti di calore. Avremo cura di mantenere il terriccio costantemente bagnato, senza mai eccedere con le annaffiature (1 volta alla settimana è sufficiente). Queste poche regole sono fondamentali per la prevenzione di una delle più importanti malattie fogliari della Poinsettia, la “muffa grigia”, causata dal fungo Botrytis cinerea. I sintomi La malattia si riconosce per la comparsa sulle foglie più giovani di un marciume bruno che si sviluppa dal margine o dall’apice verso il centro del lembo. Sulle brattee (le “foglie” colorate che formano la stella) si manifestano, sempre ai margini, delle aree tondeggianti rosso scuro dalle quali, sulla pagina inferiore, fuoriesce del lattice. Anche sullo stelo compaiono lesioni brunastre e, in condizioni di elevata umidità ambientale, si forma la tipica fruttificazione del fungo, costituita da una muffettina “grigio topo”. Alcuni consigli B. cinerea ha un assortimento di ospiti molto ampio e può sopravvivere come saprofita (sui residui di vegetazione). Lo sviluppo della malattia è favorito da condizioni di elevata umidità e temperatura tra 15 e 25°C. Le spore, però, disperse dalle correnti d’aria e dalle acque di irrigazione, perdono con il tempo la capacità infettiva per cui è necessario diminuire il potenziale di inoculo mantenendo le piante pulite allontanando foglie vecchie, ingiallite o danneggiate, e residui vegetali. Occorre inoltre evitare gli eccessi di umidità e la bagnatura della chioma, assicurandone nel contempo la buona areazione. Per favorire la circolazione dell’aria nelle varietà molto accestite (con fogliame troppo fitto) conviene eliminare qualche foglia della zona centrale della chioma. Anche un corretto apporto di calcio serve a contrastare la muffa grigia, sia perché il calcio previene le necrosi marginali che costituiscono facili vie di penetrazione del patogeno, sia perché rende i tessuti più solidi e resistenti. Molto appropriati risultano quindi quei concimi fogliari che contengono anche questo elemento. L’impiego di fungicidi in caso di malattia è limitato dalla diffusione della resistenza del fungo ai più comuni principi attivi, dalla necessità di non lasciare residui visibili su foglie e brattee, e dal rischio di fitotossicità. Le brattee sono particolarmente delicate e le conseguenze di trattamenti eseguiti non correttamente potrebbero essere disastrose: lineature ed anulature necrotiche davvero antiestetiche!

Muffa grigia su Stella di Natale / M.G.Bellardi. - In: GIARDINI. - ISSN 0394-0853. - STAMPA. - 224:(2007), pp. 58-59.

Muffa grigia su Stella di Natale

BELLARDI, MARIA GRAZIA
2007

Abstract

La stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) entra nelle nostre case generalmente in dicembre, cogliendoci spesso impreparati su come conservarla in buona salute. La “difesa” di questa pianta dalle principali avversità non deve prescindere dall’applicazione costante del buon senso per evitare che dei problemi di origine patologica vengano favoriti dai metodi di coltivazione. Iniziamo dalla collocazione: in un ambiente bene illuminato, in una zona non soggetta a correnti d’aria, lontano da fonti di calore. Avremo cura di mantenere il terriccio costantemente bagnato, senza mai eccedere con le annaffiature (1 volta alla settimana è sufficiente). Queste poche regole sono fondamentali per la prevenzione di una delle più importanti malattie fogliari della Poinsettia, la “muffa grigia”, causata dal fungo Botrytis cinerea. I sintomi La malattia si riconosce per la comparsa sulle foglie più giovani di un marciume bruno che si sviluppa dal margine o dall’apice verso il centro del lembo. Sulle brattee (le “foglie” colorate che formano la stella) si manifestano, sempre ai margini, delle aree tondeggianti rosso scuro dalle quali, sulla pagina inferiore, fuoriesce del lattice. Anche sullo stelo compaiono lesioni brunastre e, in condizioni di elevata umidità ambientale, si forma la tipica fruttificazione del fungo, costituita da una muffettina “grigio topo”. Alcuni consigli B. cinerea ha un assortimento di ospiti molto ampio e può sopravvivere come saprofita (sui residui di vegetazione). Lo sviluppo della malattia è favorito da condizioni di elevata umidità e temperatura tra 15 e 25°C. Le spore, però, disperse dalle correnti d’aria e dalle acque di irrigazione, perdono con il tempo la capacità infettiva per cui è necessario diminuire il potenziale di inoculo mantenendo le piante pulite allontanando foglie vecchie, ingiallite o danneggiate, e residui vegetali. Occorre inoltre evitare gli eccessi di umidità e la bagnatura della chioma, assicurandone nel contempo la buona areazione. Per favorire la circolazione dell’aria nelle varietà molto accestite (con fogliame troppo fitto) conviene eliminare qualche foglia della zona centrale della chioma. Anche un corretto apporto di calcio serve a contrastare la muffa grigia, sia perché il calcio previene le necrosi marginali che costituiscono facili vie di penetrazione del patogeno, sia perché rende i tessuti più solidi e resistenti. Molto appropriati risultano quindi quei concimi fogliari che contengono anche questo elemento. L’impiego di fungicidi in caso di malattia è limitato dalla diffusione della resistenza del fungo ai più comuni principi attivi, dalla necessità di non lasciare residui visibili su foglie e brattee, e dal rischio di fitotossicità. Le brattee sono particolarmente delicate e le conseguenze di trattamenti eseguiti non correttamente potrebbero essere disastrose: lineature ed anulature necrotiche davvero antiestetiche!
2007
Muffa grigia su Stella di Natale / M.G.Bellardi. - In: GIARDINI. - ISSN 0394-0853. - STAMPA. - 224:(2007), pp. 58-59.
M.G.Bellardi
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