I temi della pianificazione e progettazione verde (in particolare di quello pubblico), nonché della sua gestione, sono stati e sono tuttora in continua evoluzione e rivestono particolare interesse per gli enti pubblici preposti all’amministrazione e alla pianificazione delle realtà urbane. Lo dimostrano sia la crescente richiesta da parte della società di spazi verdi fruibili e vivibili, che una sempre maggiore attenzione da parte dei progettisti, degli enti locali e di molti studiosi, al tema della progettazione e realizzazione di spazi verdi adeguati ed estesi, secondo protocolli di qualità definiti dagli attuali strumenti normativi. Il presente lavoro si è posto l’obiettivo di studiare l’evoluzione del tema del verde urbano nella pianificazione urbanistica, facendo riferimento al caso studio della città di Imola. La metodologia adottata ha previsto sia lo studio comparativo in ambiente GIS delle cartografie dei piani adottati a partire dal secondo dopoguerra, sia elaborazioni numeriche dei parametri urbanistici relativi all’evoluzione della città, con particolare riferimento all’evoluzione delle specifiche dotazioni di verde urbano nelle diverse e poche considerate nello studio. Lo studio ha consentito di evidenziare quanto segue: - Imola può essere concepita come un “laboratorio sperimentale di urbanistica”; - Imola è una delle prime amministrazioni comunali in ambito nazionale a dotarsi di un piano regolatore generale, a un solo decennio dalla promulgazione della legge urbanistica nazionale n. 1150/1942 e a pochi anni dal termine del secondo conflitto mondiale; - il primo PRG, adottato nel 1953 e approvato a distanza di soli due anni, prevedeva una progettazione del verde basata non sul mero rispetto di standard di legge, ma sull’importanza della sua funzione ambientale a servizio della collettività insediata e insediabile (realizzazione di alberature lungo i principali viali, ispirata all’opera del Poggi a Firenze), riconoscendo anche al verde privato un valore per la collettività; - detto strumento risulta, per i sopraccitati aspetti, persino antesignano nei confronti dei più attuali orientamenti normativi (si cita ad esempio la legge urbanistica della Regione Toscana n. 1/2005), che considerano il verde pubblico e quello privato come facenti parte di un unico sistema, cui spetta il compito di bilanciare l’impatto ambientale dovuto alle attività antropiche; - la V.G. al PRG del 1999 anticipa alcuni contenuti della successiva L.R. 20/2000 dell’Emilia-Romagna (articolazione del piano regolatore nelle componenti strutturale ed operativa); - negli attuali strumenti urbanistici il verde viene inteso non più come elemento prevalentemente lineare ma come insieme di aree tra loro funzionalmente collegate.

Il tema del verde nella pianificazione urbanistica nazionale e regionale / Daini M.; Tassinari P.. - ELETTRONICO. - (2006). (Intervento presentato al convegno Paesaggio e sviluppo sostenibile, Contributi della Facoltà di Agraria di Bologna tenutosi a Imola (Bologna) nel 17/11/2006).

Il tema del verde nella pianificazione urbanistica nazionale e regionale.

DAINI, MORENO;TASSINARI, PATRIZIA
2006

Abstract

I temi della pianificazione e progettazione verde (in particolare di quello pubblico), nonché della sua gestione, sono stati e sono tuttora in continua evoluzione e rivestono particolare interesse per gli enti pubblici preposti all’amministrazione e alla pianificazione delle realtà urbane. Lo dimostrano sia la crescente richiesta da parte della società di spazi verdi fruibili e vivibili, che una sempre maggiore attenzione da parte dei progettisti, degli enti locali e di molti studiosi, al tema della progettazione e realizzazione di spazi verdi adeguati ed estesi, secondo protocolli di qualità definiti dagli attuali strumenti normativi. Il presente lavoro si è posto l’obiettivo di studiare l’evoluzione del tema del verde urbano nella pianificazione urbanistica, facendo riferimento al caso studio della città di Imola. La metodologia adottata ha previsto sia lo studio comparativo in ambiente GIS delle cartografie dei piani adottati a partire dal secondo dopoguerra, sia elaborazioni numeriche dei parametri urbanistici relativi all’evoluzione della città, con particolare riferimento all’evoluzione delle specifiche dotazioni di verde urbano nelle diverse e poche considerate nello studio. Lo studio ha consentito di evidenziare quanto segue: - Imola può essere concepita come un “laboratorio sperimentale di urbanistica”; - Imola è una delle prime amministrazioni comunali in ambito nazionale a dotarsi di un piano regolatore generale, a un solo decennio dalla promulgazione della legge urbanistica nazionale n. 1150/1942 e a pochi anni dal termine del secondo conflitto mondiale; - il primo PRG, adottato nel 1953 e approvato a distanza di soli due anni, prevedeva una progettazione del verde basata non sul mero rispetto di standard di legge, ma sull’importanza della sua funzione ambientale a servizio della collettività insediata e insediabile (realizzazione di alberature lungo i principali viali, ispirata all’opera del Poggi a Firenze), riconoscendo anche al verde privato un valore per la collettività; - detto strumento risulta, per i sopraccitati aspetti, persino antesignano nei confronti dei più attuali orientamenti normativi (si cita ad esempio la legge urbanistica della Regione Toscana n. 1/2005), che considerano il verde pubblico e quello privato come facenti parte di un unico sistema, cui spetta il compito di bilanciare l’impatto ambientale dovuto alle attività antropiche; - la V.G. al PRG del 1999 anticipa alcuni contenuti della successiva L.R. 20/2000 dell’Emilia-Romagna (articolazione del piano regolatore nelle componenti strutturale ed operativa); - negli attuali strumenti urbanistici il verde viene inteso non più come elemento prevalentemente lineare ma come insieme di aree tra loro funzionalmente collegate.
2006
Paesaggio e sviluppo sostenibile, Contributi della Facoltà di Agraria di Bologna - ATTI
Il tema del verde nella pianificazione urbanistica nazionale e regionale / Daini M.; Tassinari P.. - ELETTRONICO. - (2006). (Intervento presentato al convegno Paesaggio e sviluppo sostenibile, Contributi della Facoltà di Agraria di Bologna tenutosi a Imola (Bologna) nel 17/11/2006).
Daini M.; Tassinari P.
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