Il volume fa parte del programma internazionale Illustrer l’Histoire/ Illustrare la Storia diretto dall'autore e selezionato nel 2010 per la stagione culturale europea nell’ambito del semestre di presidenza francese dell’U.E. Il libro illustrato del Rinascimento e del barocco fu teatro privilegiato di ricerche e sperimentazioni nell’ambito delle arti grafiche e può essere considerato luogo interdisciplinare per eccellenza, deputato all’incontro tra storici, storici del libro e storici dell’arte. Il volume, che riunisce i saggi di undici autori, offre una attenzione particolare al ruolo dell’incisione nella nascita della storiografia e in tutti i procedimenti di illustrazione, di interpretazione e didattica della storia. L’ambiguità dei rapporti tra testo e immagine emerge con grande evidenza: non solo la rappresentazione è complementare al testo, ma può anche contraddirlo o illustrarne aspetti differenti. Inoltre il problema dell’affidabilità delle immagini rispetto alla storia, alla scienza, alla teologia è costantemente riproposto fino al tardo Settecento. Specchio del gusto delle élite che ne avevano favorito la realizzazione, la diffusione e la collezione, i libri illustrati sono stati studiati anche nel contesto attuale legato alle esigenze di conservazione del patrimonio storico-artistico. In questo contesto il saggio dell'autore si inserisce nella sezione dedicata al collezionismo e alla fruizione dei libri illustrati. Nel Seicento i cataloghi illustrati delle collezioni enciclopediche svolgono un ruolo complesso tra esaltazione dell’identità del lignaggio e servizio pubblico. Complementari alla esposizione delle opere in gallerie, studioli e musei i cataloghi illustrati censiscono per immagini secondo criteri differenti rispetto a quelli della presentazione nelle raccolte. Realizzato per “pubblicare al mondo” il catalogo illustrato svolge così un ruolo di mediazione e trasmissione della cultura quanto di tutela della memoria e dell’auctoritas del collezionista. Spesso accusate di scarsa obiettività e precisione quanto di una qualità formale eterogenea, le illustrazioni dei cataloghi ebbero una fondamentale funzione di connessione tra descrizioni erudite ed oggetti reali e mediarono verso l’Europa la conoscenza delle collezioni enciclopediche italiane.
Sandra Costa (2010). Collezioni di carta tra mirabilia, musei e biblioteche: qualche considerazione sui cataloghi illustrati delle collezioni enciclopediche. Grenoble : CRHIPA Centre de Recherche en Histoire et Histoire del l'Art. ItaIie, Pays Alpins.
Collezioni di carta tra mirabilia, musei e biblioteche: qualche considerazione sui cataloghi illustrati delle collezioni enciclopediche
COSTA, SANDRA
2010
Abstract
Il volume fa parte del programma internazionale Illustrer l’Histoire/ Illustrare la Storia diretto dall'autore e selezionato nel 2010 per la stagione culturale europea nell’ambito del semestre di presidenza francese dell’U.E. Il libro illustrato del Rinascimento e del barocco fu teatro privilegiato di ricerche e sperimentazioni nell’ambito delle arti grafiche e può essere considerato luogo interdisciplinare per eccellenza, deputato all’incontro tra storici, storici del libro e storici dell’arte. Il volume, che riunisce i saggi di undici autori, offre una attenzione particolare al ruolo dell’incisione nella nascita della storiografia e in tutti i procedimenti di illustrazione, di interpretazione e didattica della storia. L’ambiguità dei rapporti tra testo e immagine emerge con grande evidenza: non solo la rappresentazione è complementare al testo, ma può anche contraddirlo o illustrarne aspetti differenti. Inoltre il problema dell’affidabilità delle immagini rispetto alla storia, alla scienza, alla teologia è costantemente riproposto fino al tardo Settecento. Specchio del gusto delle élite che ne avevano favorito la realizzazione, la diffusione e la collezione, i libri illustrati sono stati studiati anche nel contesto attuale legato alle esigenze di conservazione del patrimonio storico-artistico. In questo contesto il saggio dell'autore si inserisce nella sezione dedicata al collezionismo e alla fruizione dei libri illustrati. Nel Seicento i cataloghi illustrati delle collezioni enciclopediche svolgono un ruolo complesso tra esaltazione dell’identità del lignaggio e servizio pubblico. Complementari alla esposizione delle opere in gallerie, studioli e musei i cataloghi illustrati censiscono per immagini secondo criteri differenti rispetto a quelli della presentazione nelle raccolte. Realizzato per “pubblicare al mondo” il catalogo illustrato svolge così un ruolo di mediazione e trasmissione della cultura quanto di tutela della memoria e dell’auctoritas del collezionista. Spesso accusate di scarsa obiettività e precisione quanto di una qualità formale eterogenea, le illustrazioni dei cataloghi ebbero una fondamentale funzione di connessione tra descrizioni erudite ed oggetti reali e mediarono verso l’Europa la conoscenza delle collezioni enciclopediche italiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.