Le cosiddette tecnologie non distruttive sono quelle che consentono la definizione delle caratteristiche interne di diversi prodotti e manufatti senza dover ricorrere alla distruzione del campione considerato. Queste tecniche consentono i più svariati tipi di controllo e sono largamente impiegate in diversi settori, quale quello industriale, chimico, farmaceutico, petrolifero, trovando anche interessanti applicazioni nel campo medico. Nel campo agroalimentare queste strumentazioni hanno trovato una recente applicazione nei settori dove è necessario garantire una uniformità di qualità di prodotto, quali ad esempio, il settore delle farine o di alcuni prodotti trasformati, ad esempio l’olio d’oliva, ecc. Queste strumentazioni stanno trovando sempre un maggiore impiego anche in altri campi dell’agroalimentare e recentemente hanno trovato impiego nella definizione della qualità dei prodotti nel settore fresco dell'ortofrutticolo. Queste strumentazioni hanno una serie di indubbi vantaggi rispetto a quelle che sono state tradizionalmente usate sino ad ora. Le nuove tecniche consentono infatti di determinare diversi parametri di qualità su di un largo numero di frutti od anche su tutta la partita esaminata, e di iniziare le determinazioni addirittura sui frutti pendenti dalla pianta. Ciò consente di aumentare il numero di utili informazioni, di sottoporre ad analisi ripetute nel tempo lo stesso campione, di selezionare i campioni che meglio esprimono la variabilità della popolazione indagata, di determinare parametri diversi con la stessa misurazione e di aumentare, in sostanza, il numero di informazioni disponibili. Le strumentazioni operano secondo diversi principi che sono anche alla base della loro suddivisione. I principali metodi usati commercialmente o ancora in via di sperimentazione operano secondo proprietà elettromagnetiche (NIRS, spettroscopia nell’infrarosso vicino, NMR, risonanza magnetica nucleare), elettrochimiche (naso elettronico) o elettromeccaniche (impatto). Si riporta una breve descrizione delle strumentazioni elencate
Costa G., Noferini M. (2004). METODI NON DISTRUTTIVI PER VALUTARE LA QUALITÀ DEI FRUTTI E LA SANITÀ DELLE PIANTE. ANNALI. ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA, 124, 169-202.
METODI NON DISTRUTTIVI PER VALUTARE LA QUALITÀ DEI FRUTTI E LA SANITÀ DELLE PIANTE
COSTA, GUGLIELMO;
2004
Abstract
Le cosiddette tecnologie non distruttive sono quelle che consentono la definizione delle caratteristiche interne di diversi prodotti e manufatti senza dover ricorrere alla distruzione del campione considerato. Queste tecniche consentono i più svariati tipi di controllo e sono largamente impiegate in diversi settori, quale quello industriale, chimico, farmaceutico, petrolifero, trovando anche interessanti applicazioni nel campo medico. Nel campo agroalimentare queste strumentazioni hanno trovato una recente applicazione nei settori dove è necessario garantire una uniformità di qualità di prodotto, quali ad esempio, il settore delle farine o di alcuni prodotti trasformati, ad esempio l’olio d’oliva, ecc. Queste strumentazioni stanno trovando sempre un maggiore impiego anche in altri campi dell’agroalimentare e recentemente hanno trovato impiego nella definizione della qualità dei prodotti nel settore fresco dell'ortofrutticolo. Queste strumentazioni hanno una serie di indubbi vantaggi rispetto a quelle che sono state tradizionalmente usate sino ad ora. Le nuove tecniche consentono infatti di determinare diversi parametri di qualità su di un largo numero di frutti od anche su tutta la partita esaminata, e di iniziare le determinazioni addirittura sui frutti pendenti dalla pianta. Ciò consente di aumentare il numero di utili informazioni, di sottoporre ad analisi ripetute nel tempo lo stesso campione, di selezionare i campioni che meglio esprimono la variabilità della popolazione indagata, di determinare parametri diversi con la stessa misurazione e di aumentare, in sostanza, il numero di informazioni disponibili. Le strumentazioni operano secondo diversi principi che sono anche alla base della loro suddivisione. I principali metodi usati commercialmente o ancora in via di sperimentazione operano secondo proprietà elettromagnetiche (NIRS, spettroscopia nell’infrarosso vicino, NMR, risonanza magnetica nucleare), elettrochimiche (naso elettronico) o elettromeccaniche (impatto). Si riporta una breve descrizione delle strumentazioni elencateI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.